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Con una parodia delle ormai celebri presentazioni "Apple style", questo video di un libraio spagnolo pubblicizza ed esalta le virtù del tradizionale libro di carta
(Video in spagnolo con sottotitoli in italiano).

"RICETTE DELLA TRADIZIONE SICILIANA" di MARIA ANTONIETTA FICANO

MARTEDI' 14 DICEMBRE ore 18,00

MARIA ANTONIETTA FICANO
presenta
"RICETTE DELLA TRADIZIONE SICILIANA"
(Minerva edizioni)
interviene ISABELLA GUERRINI, eco-paesaggista, associazione "Terra Rossa, Terra Verde, Terra del Sud"

Martedì 14 dicembre alle 18,00 l'ultimo incontro del 2010 alla libreria Irnerio.
Terminiamo l'anno presentando un libro che ci commuove e ci riempie di orgoglio; "Ricette della tradizione siciliana" è nato proprio nella nostra libreria, dall'incontro fra una cuoca con la passione ed il talento per il racconto, Maria Antonietta Ficano, nostra cliente e amica, e Roberto Mugavero, delle edizioni Minerva.
Dunque è un libro che sentiamo un po' "nostro", ed è per questo che vi invitiamo particolarmente a partecipare all'incontro di martedì prossimo.

Ma è un libro che varrebbe la pena di conoscere comunque. Le ricette della tradizione siciliana non vengono solamente esposte per ciò che concerne gli ingredienti e l'esecuzione. Ogni ricetta, ogni ingrediente, viene contestualizzato, e caricato di una storia o di aneddoti che ci fanno davvero venire voglia di correre a casa a cucinare (sempre che la anemica verdura bolognese ci garantisca gli stessi risultati).

L'autrice ha, tra le sue passioni, quella per i fiori, e la sua cucina ne è piena, non solo con utilizzo estetico ma squisitamente gastronomico.

Le ricette di Maria Antonietta hanno il profumo del sole e del mare, ed è al mare di Sicilia che l'autrice dedica il libro. Ma lo dedica anche a se stessa, per la forza che ha avuto ad affrontare e superare tante traversie, ed arrivare a raggiungere molti dei traguardi che si era posta, grazie alla sua tenacia. Un esempio per tante.

Le ricette di Maria Antonietta sono vive, perchè la loro storia si interseca con la storia della sua famiglia, e ne diventano espressione e memoria. Leggendo il libro si va letteralmente "a tavola con i Ficano", e si diventa parte della famiglia.
La cucina, in questo libro, si fa letteratura, storia, poesia.
"La cultura non si mangia", ha detto non più tardi di qualche settimana fa il Ministro Tremonti.
Ma sappiamo sempre più quanto l'alimentazione - e la cucina, che ne è l'espressione consapevole - sia invece un mezzo del tutto adeguato per conoscere e studiare gli aspetti culturali e sociali dei popoli.
Martedì, alla libreria Irnerio, mangiamo cultura.

In questo libro, tra l'altro, leggerete di:
"Melanzana farcita al cioccolato"
"Caponata alla Ficano"
"Albicocche al marsala"
"Spaghetti, frutta secca ed erbe aromatiche"
"Filetto di orata al finocchietto selvatico"

Incuriositi?
Venite martedì a conoscere Maria Antonietta e le "Ricette della tradizione siciliana"











"LA NATURA NON BUSSA, LEI ENTRA SICURA" di GIANUMBERTO ACCINELLI e GIORGIO SANDROLINI

DOMENICA 12 DICEMBRE ore 17,00

GIANUMBERTO ACCINELLI e GIORGIO SANDROLINI presentano l'ultimo nato di casa EUGEA:
EMILY DICKINSON, "LA NATURA NON BUSSA, LEI ENTRA SICURA".

I giardini letterari di Eugea sono un esperimento letterario tra i più interessanti. Unendo la lettera e lo spirito del termine "antologia" ("raccolta di fiori", "florilegio"), i curatori Gianumberto Accinelli e Giorgio Sandrolini hanno selezionato poesie e brani di alcuni dei più celebri letterati (Marcel Proust, Herman Hesse, Emily Dickinson), impegnati più di altri a far crescere tra le righe della loro produzione i giardini di colori e profumi che rivivevano nella loro mente. Hanno poi accompagnato queste selezioni con i commenti del naturalista, per aiutare gli appassionati cultori di questo o quell'artista a coltivare non solo nella mente ma anche in qualche angolo di verde il giardino letterario del proprio Autore. E perchè questo fosse ancora più semplice, hanno unito ai vari volumi una selezione di semi utili per poter creare, e non solo immaginare, il proprio "giardino della poesia", dove natura e riflessione letteraria potessero intrecciarsi, come una ghirlanda di fiori, senza soluzione di continuità.

Domenica ci focalizzeremo in particolare sull'ultimo volume uscito, quello dedicato ad Emily Dickinson, che nella sua produzione poetica dedicò un'attenzione particolare alla natura, ed abita dunque a pieno titolo in questa collana. Da domenica, dunque, potremo prepararci non solo a leggere le sue poesie, ma anche a vederle e sentirne il profumo.


"LE STAGIONI DEI CINNI" di CLAUDIO BOLOGNINI

SABATO 11 DICEMBRE ore 18,00

CLAUDIO BOLOGNINI
presenta
"LE STAGIONI DEI CINNI" (Minerva Edizioni) con la voce e la chitarra di FAUSTO CARPANI ad accompagnarlo.

Lo scorso anno, in questo periodo, presentavamo qui in libreria "L'almanacco dei cinni", un volume che ha colpito davvero molti lettori attenti alle "cose bolognesi" per la grazia e la leggerezza con cui era raccontato il tempo della Bologna degli anni cinquanta, vista con gli occhi di chi era allora, per l'appunto, un cinno.

Sabato quei cinni ritornano, per raccontarci altre storie ed altri aneddoti.

Al tempo dei cinni i mesi scivolavano lentamente, settimana dopo settimana, giorno dopo giorno, ora dopo ora, persino i minuti duravano un’eternità e le stagioni, come d’incanto, recavano con sé una nuova meraviglia. Il primo giorno dell’anno si facevano di rito gli auguri, casa per casa. La notte più lunga era quella in attesa della Befana. Erano anni in cui la fine dell’estate era decretata dalle prime radiocronache di “Tutto il calcio minuto per minuto”. L’inizio ufficiale dell’autunno, invece, era sancito dal primo giorno di scuola e l’apparire dei primi grembiulini neri. Fino a quel momento, infatti, era sempre e comunque estate, perché “estate” stava a significare vacanze scolastiche. La scuola iniziava puntualmente il primo di ottobre , ogni anno, quando qualcuno non aveva ancora terminato il temibile libro delle vacanze. Le stagioni avevano davvero qualcosa di prodigioso. E mentre il tempo scorreva lentamente, i cinni iniziavano timidamente ad affacciarsi sull’uscio del mondo degli adulti.

CLAUDIO BOLOGNINI ha già pubblicato, oltre a "L'almanacco dei cinni", svariati romanzi: "L'albero dei rusticani" (Giraldi), "Apache" (Limina), "Il posto delle viole" (Giraldi), "La ballata di Dante Canè" (Renoedizioni), "La casa di Garibaldi", (Nerosubianco)












"IL FAZZOLETTO BIANCO" di VIOREL BOLDIS

MERCOLEDI' 8 DICEMBRE ore 11.00

VIOREL BOLDIS
presenta
"IL FAZZOLETTO BIANCO"
(Topipittori)
intervengono
Rita Monticelli e Fulvio Pezzarossa

"Il fazzoletto bianco" è un racconto per parole e immagini intenso e struggente. È la storia di una partenza dalla propria terra d’origine e di uno strappo delle proprie tradizioni e dalla propria famiglia, amate e odiate con uguale violenza. Ma è anche la storia di un confronto con la dura realtà delle terre inospitali e fredde in cui arriva chi migra.

Ed infine è la storia di un ritorno pieno di ansia e gioia, ricco di pathos e di emozione, grazie a cui, dopo la ribellione e la fuga giovanili, ritrovare il senso degli affetti e delle proprie radici.
Un racconto struggente, in cui le immagini sono necessarie quanto lo scritto, in un continuo bilanciamento tra la tenerezza delle parole e l'asprezza dei paesaggi evocati.

Se da qualche tempo anche la cultura ufficiale sta prestando attenzione ai numerosi testi letterari, attraverso i quali voci da tutto il mondo immettono forti e impreviste aspetti di novità nella letteratura italiana, molto più sfuggente è il fenomeno di una larga produzione per ragazzi realizzata da figure di intellettuali migranti.

Autori e disegnatori hanno invece contribuito a costruire nel tempo un largo quadro di testi, nei quali il tema attualissimo dell’interculturalità non è solo prodotto di strategie didattiche, ma scaturisce da percorsi reali di scambi e passaggi fra paesi, culture, fantasie. Essi sono capaci, attraverso il riferimento a scene cariche di emozionalità, di espandere lo sguardo di giovani, e meno giovani, ad abbracciare con la medesima simpatia ed attenzione un mondo che ormai non si può cogliere se non nella sua intera globalità, senza più confini e barriere fra parole, immagini e sentimenti.

VIOREL BOLDIS è nato a Oradea, nel nord ovest della Transilvania, in Romania. Vive e lavora in Italia dal 1995. Autore di racconti e poesie, ha vinto numerosi e prestigiosi premi letterari. Sue poesie sono state pubblicate in varie antologie e riviste. Ha pubblicato; "Da solo nella fossa comune" Gedit Edizioni 2006; "Amir" Sinnos 2009; "Rap...sodie migranti" Centro Studi Tindari Patti 2009. Partecipa a vari seminari sulla letteratura migrante.

RITA MONTICELLI è ricercatrice presso il Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere Moderne dell'Università di Bologna. I suoi principali interessi di ricerca sono lo studio delle rappresentazioni, trasmissioni e ricezioni della memoria in contesti traumatici e post-traumatici e in contesti di post-conflitto; gli Studi di genere, i women's studies; le teorie della cultura, la critica postcoloniale e l'interculturalità, il rapporto tra letteratura e cultura visuale. Insegna Letteratura dei paesi di lingua inglese e teorie degli studi di genere presso la Facoltà di Lingue e Letterature straniere.

FULVIO PEZZAROSSA insegna Sociologia della Letteratura all’Università di Bologna. Si interessa da anni della produzione letteraria dei nuovi cittadini italiani, protagonisti dei fenomeni migratori. Ha fondato e dirige la rivista specializzata «Scritture Migranti»; una sua riflessione critica sugli scrittori di seconda generazione è all’interno del vol. "Certi confini. Sulla letteratura italiana dell’immigrazione", a cura di Lucia Quaquarelli, Milano, Morellini, 2010.

"DALL'EPIDURALE ALLA MEDITAZIONE. UNA VIA PER RITROVARE IL SACRO DELLA NASCITA" di BEATRICE BENFENATI

DOMENICA 5 DICEMBRE ore 17,00

BEATRICE BENFENATI
presenta il volume
"DALL'EPIDURALE ALLA MEDITAZIONE.
UNA VIA PER RITROVARE IL SACRO DELLA NASCITA"
(Eugea edizioni)

“Da alcuni decenni numerose persone dedicano la loro vita a ricordarci che gravidanza e parto sono eventi naturali e non "malattie", come invece siamo portati a credere. Pur nutrendo il massimo rispetto per tutti loro, credo che, se si è parlato tanto e giustamente di naturalità, troppo poco si parli di sacralità della nascita.

Con questo libro vorrei quindi raccontare come il parto sia un evento non solo naturale, ma anche sacro. Con sacro intendo ciò che non può essere mai trattato banalmente in quanto ispiratore ed evocatore del mistero che siamo; sacro è ciò di cui avere sempre rispetto in quanto custode di valore.”
Queste sono le motivazioni che l'autrice ci propone per presentarci il volume "Dall'epidurale alla nascita". Un libro che intende focalizzare l'attenzione sull'importanza di vivere l'attesa e la nascita coltivando prima di tutto l'ascolto, utilizzando la pratica yoga per arrivare al momento della nascita in piena consapevolezza di sé (come genitore) e del bambino.

Questo volume si inserisce nella più recente produzione editoriale di EUGEA, una delle più interessanti realtà editoriali sorte ultimamente a Bologna. EUGEA, spin off universitario della facoltà di Agraria dell'Università di Bologna, ha come obiettivo di di riportare la Natura e la sua bellezza in città, stimolando la coscienza ecologica dei cittadini e e fornendo prodotti utili alla ricostruzione di un habitat naturale. Dall’epidurale alla meditazione" si inserisce in questo percorso perché Eugea si rivolge "all'ecologia privata di ogni cittadino", che individualmente può prendere decisioni che lo facciano sentire più in armonia con il mondo.

BEATRICE BENFENATI pratica yoga da più di trent'anni. E' co-fondatrice di ASIA, Associazione Spazio Interiore Ambiente, insieme al maestro Franco Bertossa con il quale pratica meditazione e Aikido. Lei stessa in Asia ha fondato la "scuola di Yoga in gravidanza", per accompagnare le donne dal primo mese di gravidanza fino al parto e nel dopo parto. Tiene inoltre corsi per insegnanti di Yoga e operatori nel campo della nascita.

LETTURA DI POESIE COMICHE A CURA DEGLI ALLIEVI DEL CORSO DI LETTURA "RIDERE IN VERSI"

VENERDI' 3 DICEMBRE ore 19,00
ci sarà l'incontro conclusivo del corso "Ridere in versi" che si è tenuto nel corso del mese di novembre in libreria per imparare a leggere ad alta voce la poesia comica, e che è stato condotto dall'attore Maurizio Cardillo.

Venerdì i valenti allievi del corso dimostreranno a tutti coloro che vorranno intervenire le competenze acquisite, sotto l'inflessibile guida del maestro.


Per noi, e per chi vorrà esserci, il piacere di ascoltare della buona poesia.







"NON HO NIENTE DA DIRE, MA SO COME DIRLO" (TRATTATO AD USO DEL MODERNO OPINIONISTA) di CLAUDIO NUTRITO

MERCOLEDI' 1 DICEMBRE ore 18,00

CLAUDIO NUTRITO presenta "NON HO NIENTE DA DIRE, MA SO COME DIRLO" (TRATTATO AD USO DEL MODERNO OPINIONISTA) (edizioni Stampa Alternativa)
introduce Laura Ginelli

L'incontro è organizzato da AIF (Associazione Italiana Formatori).

Un testo che si sviluppa su alcune premesse provocatorie: come opera il moderno opinionista? Più che argomentare, costui è abile a muoversi in superficie, esercitando "l'arte raffinata dello sfioramento delle idee e dei problemi". Oscar Wilde diceva: "amo molto parlare di niente: è l'unico argomento su cui so tutto". Quest'arte appartiene al moderno opinionista, e gli consente di fornire puntuali risposte anche quando non capisce le domande.
Chiarezza? Lasciamo perdere! Il moderno opinionista può permettersi di parlare in modo incomprensibile. Spesso, anzi, neppure lui capisce quel che dice: può così disquisire brillantemente su qualunque argomento, anche su quelli a lui sconosciuti. Da qui si sviluppa un testo irriverente, a tratti cinico, che espone i "ferri del mestiere" dell'aspirante moderno opinionista.

CLAUDIO NUTRITO è giornalista e formatore manageriale in creatività e innovazione. Ha al suo attivo numerose pubblicazioni su marketing e comunicazione.
Per ulteriori notizie http://www.claudionutrito.it/









"BOLOGNA COM'ERA. SCUOLA ELEMENTARE FERDINANDO BERTI" di Giovanni Gotti

SABATO 27 NOVEMBRE ore 18,00

GIOVANNI GOTTI presenta
"BOLOGNA COM'ERA. SCUOLA ELEMENTARE FERDINANDO BERTI" (editrice Zona)

intervengono:
Stefano Neri
Andrea Santonastaso

Giovanni Gotti racconta in modo molto comico e surreale la storia della sua classe elementare, nella Bologna a cavallo tra gli anni Cinquanta e Sessanta, ritenendo che la sua generazione e poche altre subito dopo siano state veramente baciate in fronte dalla fortuna, avendo potuto vivere il momento di evoluzione storica e sociale più bello e stimolante degli ultimi cinquant'anni.

Si era al tramonto del mondo antico e agli albori del boom economico:acqua corrente e luce elettrica mancavo ancora in molte località, ma mobili in formica color penicillina prendevano via via il posto dei vetusti mobili in noce. Alle spalle ancora qualche maceria della guerra, davanti lo Sputnik, i blue jeans, il juke box, la cagnolina Laika.
Fuori dalla Scuola Elementare Ferdinando Berti c'è la città di allora, con i suoi vecchi, le osterie quelle vere e grandi nevicate che non si usciva dai portici...

L'AUTORE
Giovanni Gotti nasce a Bologna dove compie i suoi studi e, laureatosi in giurisprudenza, svolge la libera professione in ambito legale e assicurativo.
Scrittore, autore per la canzone, la televisione e il teatro, ha collaborato con importanti istituzioni e con molti artisti, tra i quali Carlo Lucarelli, Giorgio Comaschi, Dodi Battaglia, Daniele Battaglia, Riccardo Fogli, Giorgio Conte, Luisa Corna, Eraldo Turra, Pippo Santonastaso, Andrea Marzi. Autore anche di testi per l'infanzia, da diversi anni sue canzoni vengono selezionate per la partecipazione allo Zecchino d'Oro, ricevendo più volte il massimo riconoscimento dalla giuria critica. Ha pubblicato i volumi "Ho visto in sogno l'ottavo scudetto" (con Marco Tarozzi, Morandotti 2006) e "Il tesoro della Bozambo" (con Carla Catenacci, Zona 2007).