"I TALENTI DELLE DONNE" Nadia Tarantini

VENERDI' 5 FEBBRAIO ore 18

NADIA TARANTINI e LOREDANA MAGAZZENI presentano
"LEGGENDARIA N. 77/78 IL TALENTO DELLE DONNE"
(Il Manifesto)

il Tema “I talenti delle donne”, curato da Nadia Tarantini, occupa gran parte del nostro fascicolo principale, ed è ricco di questioni che si richiamano l’un l’altra in un gioco di voci e firme diverse per età, collocazione, saperi e aree geografiche. Lo Speciale “Animale, minerale” mette insieme la raffinata riflessione di una giovane filosofa (Chiara Turozzi) con l’approfondita ricerca della letterata Claudia Patuzzi intorno al rapporto di scrittura tra donne e animali, mentre il testo inedito della cilena Ana Pizarro racconta una educazione sentimentale e artistica collocata nello scenario della natura: alberi, acqua, pietre. Nelle pagine di A/margine, trovate, tra l’altro, le “note di lavorazione” di Pina Mandolfo, autrice del soggetto e della sceneggiatura del film Viola di mare, che molto sta facendo discutere. Un dono per lettrici/lettori e abbonate/i è il supplemento “Strenne”: 24 pagine di percorsi di lettura e recensioni per prepararvi a regalare e regalarvi dei libri per le prossime feste di fine anno. Lanciamo quindi la Campagna Abbonamenti offrendovi anche qualche gustosa proposta: andate a pag. 12-13 del nostro supplemento e... perché abbonarsi, quest’anno, è una scelta davvero leggendaria.

CHI SIAMO
Leggendaria. Libri Letture Linguaggi (nata nel 1986 come supplemento al mensile Noidonne) è diventata una testata autonoma nel gennaio 1997, ora distribuita in libreria e per abbonamento. Ideata e diretta da Anna Maria Crispino, è prodotta da un piccolo nucleo redazionale (Simona Bonsignori, Monica Luongo, Silvia Neonato, Bia Sarasini, Nadia Tarantini) che si avvale di un ampio giro di collaborazioni qualificate che non escludono le firme maschili. Nel 2001 Leggendaria ha ricevuto il “Premio Elio Vittorini” (VI edizione), sezione per gli inserti e le riviste culturali.

La rivista si colloca nell’ambito degli strumenti del pensiero critico, assumendo il pensiero delle donne come punto di vista collocato e privilegiato per la critica del presente: ha un approccio multidisciplinare e multiculturale rivolto a uomini e donne, ed è particolarmente attenta alla trasmissione generazionale. Dedica una sezione apposita ai giovani lettori e alle giovani lettrici – “Under15”. Ogni numero si apre con un “Tema”, cui concorrono contributi diversi e interagenti: consideriamo prioritario, a partire dalla produzione editoriale e culturale (cinema, media, teatro, Tv, iniziative di confronto, seminari, convegni), costruire percorsi e connessioni che consentano il continuo aggiornamento di una mappa di conoscenza e comprensione di uno scenario politico-culturale sempre mutevole, che va interrogato anche riformulando le domande. In “Primopiano” approfondiamo l’analisi di singole figure di scrittrici, o alcuni percorsi tematici; in “Letture” offriamo recensioni su libri di recente uscita, mentre “Ultimi arrivi” segnalano testi annunciati, ristampati o appena usciti. Nella rubrica “A/margine” trattiamo spesso di eventi o iniziative che riteniamo di particolare interesse (convegni e seminari, mostre d’arte, rassegne cinematografiche, performance teatrali etc.). “News” segnala gli appuntamenti di interesse per il nostro pubblico.

Periodicamente, Leggendaria mette a tema una città o un territorio: articoli e brevi saggi, interviste e rassegne bibliografiche, testi inediti (racconti e poesie), corredati da immagini originali (foto o disegni commissionati ad hoc). Nell’estate 2001 è uscito “Dal Sud”, nel 2002 è toccato a “Roma”, nel 2003 abbiamo parlato di “Torino”, nel marzo 2007 è uscito “Genova e Liguria”.
Particolare importanza hanno per noi i numeri monografici bilingui, occasione di una ricca rete di scambi e iniziative nazionali e internazionali: abbiamo prodotto “Women’s Studies” (italiano/inglese, 2000), “Africa” (italiano/inglese, 2006), “Ibsen” (italiano/inglese, 2006) e “Perù” (italiano/spagnolo, 2007).
Infine, dedichiamo risorse e grande attenzione alla formula grafica, l’impaginazione e la scelta delle immagini: siamo convinte che nell’epoca dell’informatizzazione e del virtuale, preservare e trasmettere il gusto della lettura su carta, il contatto tattile, olfattivo e visivo con la parola scritta come prodotto materiale – di corpi pensanti - sia una delle sfide da affrontare.

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"NAPOLI" Riccardo Carbone

Sabato prossimo (30 gennaio) alle 17.00 presso la Sala del Comune Casa dell'Angelo in via San Mamolo 24 presentazione del volume "Napoli", con fotografie del fotoreporter Riccardo Carbone, che fu per la città partenopea quello che Breveglieri significò per Bologna.

Il libro è curato da:
Gilberto Veronesi - Associazione culturale FOTOviva, Associazione U.F.O. Unione Fotografi Organizzati, AIRF Associazione, Italiana Reporters Fotografi.

Le immagini di Riccardo Carbone, le sue istantanee, fermo immagine della
vita a tutto tondo, scandiscono i battiti del cuore, le pulsioni e le passioni, i tormenti e gli eccessi di un popolo che ha saputo vivere con fierezza il suo tempo diventandone interprete esemplare.
Un Novecento, immortalato in bianco e nero, spesso costellato di tragedie e a volte di incontenibili gioie che bene si leggono negli sguardi di quella gente, a volte smarrita, a volte tremendamente sgomenta, ma mai priva di quella dignità e consapevolezza di esistere che la contraddistingue.

Nella sua professione di fotoreporter Carbone ha documentato, attraverso le varie fasi politiche che hanno caratterizzato la storia del Novecento - dal fascismo allo scoppio della seconda guerra Mondiale, dalla ricostruzione postbellica al boom economico degli anni 50 e 60 - i principali avvenimenti cittadini:
le cerimonie e le manifestazioni, le ricchezze artistiche della regione e i grandi mutamenti urbanistici architettonici e del paesaggio, la vita quotidiana con gli antichi mestieri, il mondo della scuola e del lavoro, i luoghi di aggregazione sociale, lo sport, la canzone napoletana.
Si tratta di una ricchissima, e in massima parte ancora inesplorata fonte iconografica per la ricostruzione della storia non solo di Napoli ma dell'intero paese.

Riccardo Carbone nacque a Napoli il 17 aprile 1897. Frequentò l'università fino al terzo anno di chimica. Nei primi anni venti iniziò a dedicarsi alla fotografia a livello amatoriale. Nella seconda metà degli anni 20 iniziò la sua collaborazione con il direttore del quotidiano di Napoli "Il Mattino" Eduardo Scarfoglio, del quale era amico di famiglia e che convinse a dare maggior spazio alle immagini come documentazione giornalistica. Divenne fotoreporter del quotidiano, tra i primi accreditato a Napoli come giornalista, con un¹attività ininterrotta fino al 1970. Morì a Napoli nel 1973. Il fondo documenta la più che trentennale collaborazione tra il fotografo ed il quotidiano "Il Mattino" di Napoli.

Alla serata ­ organizzata dall'Associazione culturale "Reginella" che raccoglie i napoletani di Bologna, interverranno tra gli altri, l'onorevole Gennaro Malgieri, giornalista, Carlo Ripa di Meana e la moglie Marina, e il chitarrista Gianfranco Tarsitano, autore che ha focalizzato la sua attenzione sulla canzone napoletana, dalle origini ai nostri giorni, rivisitando e personalizzando lo stile della antica posteggia. Dall'anno 2000 collabora con " I Mandolinisti Bolognesi", formazione storica della città, sia come chitarrista del gruppo che come cantante.

"DURA LEX" di DANILA COMASTRI MONTANARI

SABATO 30 GENNAIO ore 17,30

conversazione con
DANILA COMASTRI MONTANARI
in occasione della pubblicazione del suo piu' recente giallo con protagonista Publio Aurelio
"DURA LEX"
(Hobby & Work edizioni)


Sabato alle 17,30 Danila Comastri Montanari incontra i suoi lettori alla libreria Irnerio, per presentare il suo piu' recente giallo, "Dura Lex", il quindicesimo della serie che la scrittrice ha dedicato a Publio Aurelio Stazio, patrizio romano con la passione per i misteri.

- E' questo che non mi piace di te, Publio Aurelio: la spregiudicatezza con cui sei disposto a percorrere vie traverse svicolando dalle norme prestabilite. Invece l'accettazione delle regole è il fondamento del diritto, perchè niente sta sopra la legge: dura lex, sed lex!
- Ti sbagli, c'è qualcosa che vale ancor piu' della legge.
- E che cosa, in grazia ai Numi?
- La giustizia, mia esimia giurista - rispose lui senza alcuna enfasi - Vogliamo fare in modo che, per una volta tanto, le due cose finiscano per coincidere?

In queste poche righe, cosi' esemplari, il motivo dell'affetto che in così tanti lettori hanno negli anni dedicato a Danila Comastri Montanari ed alla sua geniale idea di ambientare nell'antica Roma i suoi romanzi. In primo luogo un'ottima scrittura, in cui riferimenti al mondo classico arricchiscono la narrazione senza alcuna pedanteria, ma regalando al lettore continui scorci sul passato. Inoltre, una caratterizzazione dei personaggi perfetta, che li rende non solo familiari al lettore in pochi tratti, ma resi in tutte le sfaccettature del caso. Ma soprattutto, Il segreto del successo di Danila Comastri Montanari, acclamata scrittrice di gialli seriali ambientati nella Roma del primo secolo dopo Cristo e tradotti in mezza Europa, sta nell'aver compreso che la natura umana, le passioni, gli intrighi, i difetti e le virtù sono eterni nel tempo. Un'intuizione semplice ed efficace che le permette di immergere le sue storie in ambienti di duemila anni fa, senza nulla togliere alla credibilità dei personaggi e delle trame. E Publio Aurelio Stazio, patrizio per nascita e senatore per scelta, investigatore insieme ironico e perspicace, che rifiuta la violenza e che affida alla mente e alle belle maniere i suoi successi, è da sempre l'amato protagonista della fortunata serie, giunta ora al quindicesimo titolo con Dura lex. In questo caso, l'oggetto dell'indagine è la misteriosa morte di tre neonati in culla. E' vero che sarebbero eventi all'ordine del giorno, a prescindere dal censo della famiglia in cui nascono, ma Publio Aurelio intuisce che in questo caso potrebbe esserci dell'altro. E con l'aiuto di amici di vecchia data si butta nell'indagine, per la nostra delizia di lettori.
Dice del suo personaggio la sua creatrice:
"Dovendo scegliere, non ho avuto dubbi: come scrittrice di professione, passo in compagnia del mio eroe parecchie ore al giorno, e avevo tutti i diritti di trascorrerle con un uomo decente. Così ho attribuito al mio protagonista un certo fascino, un'intelligenza piuttosto viva e inoltre l'ho reso ricco, visto che molti lettori - come d'altra parte la sottoscritta - hanno le loro belle difficoltà nell'arrivare a fine mese e non sarebbe stato opportuno affliggerli con i problemi di un detective in gravi ristrettezze economiche. Per il resto, Publio Aurelio ha molte contraddizioni e molte fisime, che sono esattamente le mie. E' anche anticonformista, perché esce dalla penna - pardon, dal computer - di un'autrice che lo è stata in massimo grado per tutta la vita. Ragiona come me, ha la mia mentalità e spesso parla a mio nome: in breve, come avrebbe detto Flaubert: "Aurelio c'est moi!".

Dalla biografia ufficiale del sito diciemme.eu:

DANILA COMASTRI MONTANARI
nasce a Bologna il 4 novembre del 1948. Lascia precocemente la scuola per entrare all'università dove si laurea in Pedagogia (1970) e in Scienze Politiche (1978). Per vent'anni insegna e viaggia ai quattro angoli del mondo. Nel 1990 scrive il suo primo romanzo, quindi si dedica a tempo pieno alla narrativa, privilegiando un genere, quello del giallo storico, che le permette di conciliare i suoi principali interessi: lo studio del passato e l'amore per gli intrecci mystery. Accanita fumatrice, apprezza gli alcoolici, rifugge dalle diete, frequenta stazioni termali e scavi archeologici, legge polizieschi, saggi, classici latini, greci e cinesi, è una fanatica utente di internet e ama i videogiochi di strategia. Vive in una grande casa al centro di Bologna con il marito, la figlia, due gatti, duecento piante, diecimila libri e cinque computer.

A questo link
www.dgtvonline.com/2010/01/dura-lex/
è possibile ascoltare l'intervista all’autrice
ed alcune fasi della presentazione…
(servizio di dgyvonline)










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GIOACCHINO GENCHI "IL CASO GENCHI. STORIA DI UN UOMO IN BALIA DELLO STATO"

VENERDI' 29 GENNAIO ore 18,00

GIOACCHINO GENCHI
e VALERIO D'ALESSIO

presentano il libro di
EDOARDO MONTOLLI "IL CASO GENCHI. STORIA DI UN UOMO IN BALIA DELLO STATO" (Aliberti)

La Libreria Irnerio è lieta di invitarvi a questo incontro davvero speciale con Gioacchino Genchi, protagonista di una stagione burrascosa appena trascorsa sulle pagine dei quotidiani, e' ora totalmente oscurato dall'informazione. Le sue inchieste, Why Not e via D'amelio, tra le tante, hanno pestato piu' di un callo, e su di lui è ora calato il silenzio, ... prova del controllo cui e' sottoposta l'informazione nel nostro Paese. Alla libreria Irnerio l'occasione di incontrarlo, per ascoltare la sua verità, che tanto fastidio ha dato a molti, a partire da Luglio 1992.

Luglio 1992, la Sicilia è dilaniata dalle stragi. In città c’è un poliziotto maledettamente bravo con le tecnologie. Ha lavorato con Giovanni Falcone e sono tre anni che si occupa dei misteri di Palermo. Si chiama Gioacchino Genchi. E' a lui che chiedono di scoprire qualcosa sulle agende elettroniche del giudice. E di capire dai telefoni se qualcuno spiasse Paolo Borsellino. E lui qualcosa scopre. Scova file cancellati e li ritrova. Poi ipotizza una pista per via D’Amelio: date, nomi, luoghi. Diventa vice del gruppo Falcone-Borsellino. Ma quell’indagine non la finirà mai. Una mattina, mentre l’Italia esulta per l’arresto dei killer, all’improvviso sbatte la porta. E se ne va.
Da allora non ne ha mai parlato.

«In Why Not avevo trovato le stesse persone sulle quali indagavo per la strage di via D’Amelio. L’unica altra indagine della mia vita che non fu possibile finire».

«La storia sconvolgente che spiega perché tanti potenti hanno paura del contenuto dell’archivio Genchi». Dalla prefazione di Marco Travaglio

GIOACCHINO GENCHI
Nato a Castelbuono (PA) il 22 agosto 1960. Estremamente legato al suo paese l’essere castelbuonese è la cosa di cui si sente più orgoglioso. Diplomato con il massimo dei voti intreccia gli studi in giurisprudenza con un esperienza lavorativa per un'azienda specializzata del centro Italia nel settore informatico. Una volta conseguito la laurea in Giurisprudenza con 110/110 e la Lode Accademica, all'Università degli Studi di Palermo, intraprende la carriera forense e consegue l’abilitazione all'esercizio della professione di “Avvocato”e l’abilitazione all’insegnamento di materie giuridiche. Nel 1985 supera il Concorso di Funzionario della Polizia di Stato. Dall’ingresso in Polizia ha diretto diversi uffici (la Zona Telecomunicazioni per la Sicilia Occidentale, il Nucleo Anticrimine per la Sicilia Occidentale, il Centro Elettronico Interregionale di Palermo, ecc.). Su incarico del Consiglio Superiore della Magistratura ha tenuto dei corsi di formazione e di aggiornamento per Magistrati e Uditori Giudiziari.
Dal 1996 ho svolto l’incarico di consulente tecnico dell’Autorità Giudiziaria in importanti indagini e processi penali. I risultati del suo lavoro sono consacrati in centinaia di ordinanze, di sentenze e di pronunce della Corte di Cassazione.
Per una scelta puramente deontologica è in aspettativa non retribuita dal
giugno del 2000 dal Ministero dell'Interno. Ha anche rinunciato volontariamente alla carriera in Polizia, mentre ricopriva già da oltre cinque anni la qualifica di Vice questore aggiunto. Da anni nonostante i suoi risultati su le indagini sia su la strage di Capaci e di via D'Amelio nonchè la sua collaborazione a why not inchiesta coordinata da De Magistris, subisce la delegittimazione di vari politici che ovviamente temono i risultati emersi dalla carriera professionale di Genchi.

Edoardo Montolli
trentasei anni, vive a Milano e scrive di crimini. è autore per Hobby & Work di due thriller, Il boia e La ferocia del coniglio, poi entrati nella collana Giallo Mondadori. Per Aliberti ha pubblicato tre libri: Tribù di Notte, Cara Cronica – Lettere (mai pubblicate) a Cronaca Vera e, insieme a Felice Manti, Il grande abbaglio. Contro inchiesta sulla strage di Erba.

Valerio D'Alessio

Nasce e vive a Bologna il 19/03/1964
Si Laurea in lettere presso l'università di Bologna. Da Agosto 2007 comincia a frequentare il meet up di Beppe Grillo ed è tra gli organizzatori del v day dell' 8 settembre 2007 nonchè del secondo v day del 25 aprile 2008. Successivamente porta avanti altre iniziative del blog di Grillo (no agli inceneritori no tav etc) e Lavora in diversi gruppi,e organizza per il meet up/ Movimento Grillo l'ufficio stampa e per tutto il periodo 2008/2009.
Nel 2009 aderisce alla lista civica Beppe Grillo e viene eletto consigliere nel quartiere Savena a Bologna. Sempre nello stesso periodo organizza alcune iniziative locali per la Campagna di Sonia Alfano alle elezioni europee. Sempre dallo stesso anno entra a fare parte del movimento delle Agende rosse, il movimento che chiede alle istituzioni la verità su quel periodo che ha fatto nascere con troppi misteri la nostra cosidetta seconda repubblica.

FILMATO DELL'INCONTRO DI GENCHI IN LIBRERIA

INTERVISTA IN LIBRERIA
il filmato e l'intervista sono disponibili grazie ad una collaborazione con Arcoiris Tv












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"SONETTI" GIAN PAOLO RENELLO

MARTEDI' 26 GENNAIO
ore 18,30


GIAN PAOLO RENELLO

presenta

"SONETTI"

(CLUEB EDIZIONI)

ANTONIO FAETI "BOLOGNA. I PORTICI RACCONTANO"

SABATO 23 GENNAIO ore 18,00

ANTONIO FAETI
presenta
"BOLOGNA. I PORTICI RACCONTANO"
(Minerva edizioni)

Un libro di racconti che ci accompagna in un meraviglioso viaggio nel tempo nella Bologna degli anni '30, vista attraverso la penna elegante di Antonio Faeti.

In questo piccolo regalo alla citta' l'autore ci fa conoscere affascinanti e misteriosi personaggi. I ragazzi della via in cui abitava da bambino, i gerarchi fascisti e i piccoli artigiani che incarnano la saggezza della vita di quartiere, spie nascoste oltre le tendine delle finestre e vetrine davanti alle quali viaggiare con l’immaginazione, attori ed attrici cinematografiche, iettatori ed eroi dei fumetti.
Nell'epoca della velocità, del mondo a portata di mano attraverso internet e della globalizzazione è ancora importante riscoprire il valore delle proprie radici, delle cose andate perdute nel tempo, della vita e delle vite di un piccolo mondo che Faeti sa evocare con pochi tocchi, con uno sguardo emozionato ma al tempo stesso sempre ironico e disincantato. Così, questi racconti ci accompagnano nella Bologna di una volta e nelle sue suggestioni, che qui rivivono anche grazie ai disegni realizzati dallo stesso autore.

ANTONIO FAETI (Bologna, 1939)
è scrittore e saggista. Dopo aver insegnato per alcuni anni alle scuole elementari, diventa professore ordinario di Letteratura per l'infanzia all'Università di Bologna presso il Dipartimento di Scienze dell'educazione dove rimane in carica fino al 2000. Ottiene in seguito l’incarico come docente all'Accademia di Belle Arti di Bologna dove insegna attualmente "Grammatiche della fantasia".
Nel 1972 con il libro "Guardare le figure" pubblicato nei "Saggi" dell'Einaudi e rivolto a tutti gli illustratori italiani di libri per ragazzi, la sua fama si è allargata a livello internazionale.
Ad oggi Antonio Faeti puo' essere considerato per tutti coloro che si interessano di cultura per l'infanzia, un fondamentale punto di riferimento.

Con "Bologna. I portici raccontano", non e' certo la prima volta che il professore si avventura nella narrazione. Tra i suoi tanti libri, un altro e' stato dedicato a Bologna, questa volta per piccoli lettori. E' "L'estate del lianto", edito da Topipittori lo scorso anno. Anche qui, pennellate poetiche per riportare i ragazzini di oggi ad un profumo di Bologna che in giro non si sente forse piu'. La Bologna del professor Faeti sembra proprio un bel posto, per viverci.

Un'ultima annotazione: da pochi giorni la libreria è su Facebook! Un altro modo per venirci a trovare, se non possiamo vederci di persona in via Irnerio.




MONICA MALAGUTI "Pezzi"

VENERDI' 22 GENNAIO
ore 18,30


MONICA MALAGUTI presenta "PEZZI", (GIRALDI EDITORE).

Una raccolta di quattro racconti brevi.
Quattro storie che nulla hanno a che vedere l'una con l'altra. Donne e uomini che incrociano le loro vite, a volte per caso, a volte la durata di una penitenza. A volte senza amore. A volte per amore. Quattro racconti interi, a sé stanti, che formano Pezzi.

[…] Marco si alzò e le strinse la mano.
«Vorrei rivederti».
Un guizzo d’interesse carico di razionalità le attraversò gli occhi: «Quando vuoi».

[...] Era una risposta di difficile collocazione. Marthe non gli aveva dato modo di rintracciarla. Esiste un ulteriore principio. Afferma che l’entropia, cioè il disordine di un sistema, non può diminuire. Quando un sistema raggiunge una configurazione di massima entropia, non subisce più trasformazioni. Ha raggiunto l’equilibrio. L’incontro con Marthe incrinò il suo concetto di disordine, poiché Marthe avrebbe posto ordine nella sua vita”.

Letture di Monica Malaguti e Fabio Michelini

MONICA MALAGUTI: Operatrice culturale. Vive a Crevalcore, un paese nella bassa di pianura.

FABIO MICHELINI: Opera nel sociale. Attore, organizza e conduce laboratori di lettura ad alta voce. Di cuore romagnolo, vive a Bologna.




CITA CITTA' - Gianni Zauli e Stefania Achilli

SABATO 16 GENNAIO 2010 ore 16,30

incontro con GIANNI ZAULI
per presentare il suo libro "CITA CITTA" (Fulmino edizioni).
Nell'occasione, inaugurazione della mostra delle opere dell'artista riccionese STEFANIA ACHILLI, che saranno esposte in libreria dal 16 gennaio al 20 febbraio.

Iniziamo il 2010 con una doppia iniziativa davvero bella, una presentazione di un volume per ragazzi e una mostra delle relative illustrazioni.
"Non si sa se l'imperatore Bulin Akka credeva nei racconti di Olmo Parco, quando gli descriveva le citta' visitate durante i suoi viaggi. Comunque era sempre attento e curioso. Erano tutte città in cui si poteva girare all'interno col pensiero..."
"Cita città" e' composto di 10 descrizioni di dieci citta' immaginarie, fatte sia con le parole sia con le illustrazioni.
Queste fantasiose descrizioni sono innanzitutto dei funambolici giochi di parole, che conducono i ragazzi in mondi fatati su pala-fritte, accompagnati da rulli di canguro, e i falegnami alti giocano a piallacanestro.
Un viaggio con le parole che è anche un voluto omaggio alle "Città invisibili" di Italo Calvino, tanto che i nomi delle citta' ed i protagonisti del volume sono anagrammi dei luoghi e dei protagonisti descritti da Calvino stesso.
Un gioco che divertirà il lettore adulto ma che soprattutto condurrà i ragazzi attraverso una delle esperienze più belle che si possano fare da piccoli: i viaggi con la fantasia.
Questo volume fa parte della collana "All'arte bambini" dell'editore Fulmino, che ha lo scopo di avvicinare i piu' piccoli a tecniche artistiche meno conosciute e piu' innovative, cercando anche di valorizzare artisti emergenti.



"Cita città" e' arricchito da illustrazioni originali e suggestive dell'artista riccionese STEFANIA ACHILLI, che possono essere ammirate in libreria (ed eventualmente acquistate), insieme ad altre della sua produzione, nella mostra che sara' visitabile dal 16 gennaio al 20 febbraio.

L'illustratrice si e' gia' distinta in diversi concorsi, grazie ad una tecnica che cosi' descrive:
"Le mie illustrazioni sono realizzate con stoffe di vario genere che tingo e su cui intervengo direttamente con il colore; le lavoro con il filo, cucito a mano o con la macchina da cucire.
La stampa di questo tipo d'immagini aggiunge un altr
o elemento rilevante della mia poetica: l'uso della fotografia, che oltre a far risaltare la materia, evidenzia le ombre delle cuciture e crea dei giochi di luce, dando un certo spessore alla particolarita' di questo tipo di immagini.".

A sabato dunque, per un pomeriggio di giochi di parole e viaggi con la fantasia.