Sabato 3 dicembre ore 18.00 incontro con Danila Comastri Montanari

SABATO 3 DICEMBRE ore 18,00

DANILA COMASTRI MONTANARI
incontra i suoi lettori per presentare
l'ultima indagine di Publio Aurelio
"TABULA RASA"

(Mondadori editore)

Un incontro da non perdere per gli amanti del giallo:
DANILA COMASTRI MONTANARI incontra il suo pubblico per presentare TABULA RASA", in cui il senatore romano Publio Aurelio Stazio torna a divertire con una vicenda che lo porta in Egitto.


Alessandria d'Egitto, I secolo d.C. Per il senatore Publio Aurelio Stazio la metropoli più importante dopo Roma, strategica terra di confine tra Oriente e Occidente, non è solo la città più bella del mondo ma lo scenario della missione segreta che deve compiere per conto dell'imperatore Claudio. Per assicurare un lungio periodo di pace all'Impero, Publio Aurelio deve giocare d'azzardo sul tavolo della diplomazia e negoziare con i Parti, imbattibili guerrieri da sempre nemici dei romani. Ma quando il senatore si ritira nella sua dimora nel delta del Nilo con l'intenzione di trovare ristoro dalle tensioni dell'alta diplomazia, ecco che tra i palmizi e i coccodrilli del giardino viene rinvenuto il cadavere di una fanciulla. Sul corpo martoriato brutalmente, una fibula denota la vittima come probabile adepta del culto di Bast, la Dea-Gatta.

Nell'inquieta Alessandria, l'omicidio alimenta il rogo delle ostilità in un crescendo di omicidi e misteri. Chi è la spia che favorisce i nemici di Roma? Quale il legame tra i delitti e la missione segreta di Aurelio? Molti sono i sospettati e, a complicare la situazione, Aurelio viene abbandonato dal segretario Castore e distratto dal fascino di una donna ammaliante, Candida, l'eccentrica moglie del viceprefetto dell'Egitto.

DANILA COMASTRI MONTANARI, bolognese, ha insegnato per due decenni prima di dedicarsi alla scrittura a tempo pieno. Accanita fumatrice, apprezza gli alcolici, frequenta stazioni termali e scavi archeologici, è una fanatica utente di internet. Dal 1990 si dedica a tempo pieno alla narrativa: la saga che ha per protagonista Publio Aurelio Stazio conta oramai sedici inchieste ed è stata tradotta in una decina di lingue.

Sabato 3 dicembre ore 11.00 "Incontriamoci all'inferno" di Cinzia Demi

Per i ragazzi (e per gli insegnanti, e per gli educatori, e per chi ama la letteratura per ragazzi...) sabato mattina alle 11,00 CINZIA DEMI presenta alla libreria Irnerio il suo fortunato libro "Incontriamoci all'Inferno".

Come riportato nel sottotitolo, si tratta di una parodia dei fatti salienti e dei personaggi principali della Divina Commedia, con lo scopo di far avvicinare i ragazzi, in particolare quelli delle scuole medie, all'opera dantesca.
Ma com'è possibile parlare a ragazzi del 2011 catturandone l'attenzione?

Cinzia Demi ci riesce, facendo appello alla sua formazione poetica, ma anche alle sue origini toscane.
Così il poema è attualizzato, il linguaggio è vivace e ironico, e i personaggi acquistano nuova vita.
I protagonisti della Commedia e del mondo dantesco si incontrano di nuovo e ci parlano direttamente, esibendosi in battibecchi spassosi e rivelazioni inedite, imponendo la propria voce in scherzosa contraddizione con quella di Dante, che con la potenza della sua scrittura li ha immortalati in panni dentro ai quali dichiarano di non sentirsi del tutto a proprio agio.
Ugolino afferma allora di essere da sempre vegetariano; Beatrice reclama per sé il ruolo di donna e non di santa; Caronte chiede a gran voce la pensione; gli stessi demoni risultano non essere poi così brutti o spaventosi come ce li ha dipinti e consegnati l'Alighieri...

Un'operazione che ha già suscitato molti consensi, se l'autrice è spesso coinvolta in progetti di collaborazione con scuola in varie zone d'Italia; e che è anche stato ampliato, diventando anche uno spettacolo poetico musicale, in costumi d'epoca, con lo scopo dichiarato di ricordare ai lettori la bellezza dell'opera dantesca, restituendola ad una vita nuova, capace di parlare a lettori magari spaventati da una lingua dantesca oggettivamente sempre più distante da noi (e soprattutto dalle nuove generazioni, figlie di Twitter ed sms).
Con la speranza che lo spirito ironico ed intelligente del Sommo arrivi al lettore, suscitandogli la curiosità di avvicinarsi, a tempo debito, all'originale.

CINZIA DEMI, di Piombino, vive e lavora a Bologna.
Da tempo fa parte del gruppo poetico "Il Laboratorio di Parole", di cui cura come redattrice la rivista "Parole". Ha pubblicato il libro di poesie "il tratto che ci unisce" (Prova d'Autore) e "Caterina Sforza. Una forza della natura tra mito e poesia", (Fara editore). Di se stessa dice che la poesia fa parte della sua vita, soprattutto in forma di ascolto.







"CHIAMAMI BUIO" di Massimo Rainer

VENERDI' 2 DICEMBRE ore 18,00

MASSIMO RAINER
presenta
"CHIAMAMI BUIO"
(Todaro edizioni)

interviene
MARILU' OLIVA

Incontro con il giallista Massimo Rainer che ci conduce nei meandri del lato oscuro della mente.
Il protagonista di "Chiamami Buio" è un poliziotto borderline e cocainomane, e si muove in una Milano abitata da personaggi che non vorremmo conoscere. Il linguaggio è crudo, lo stile spesso ironico, ma di un'ironia un po' malata, che spaventa.

E' una storia per chi cerca una lettura fuori dai soliti percorsi, una storia inquietante e destabilizzante, e un personaggio, a modo suo, indimenticabile.
Ci condurrà nell'incontro con Massimo Rainer Marilù Oliva, giallista che ben conosciamo (Tu la pagaras! e "Fuego!" sono le sue opere più recenti).
Massimo Rainer è un avvocato milanese che, per ragioni legate al suo lavoro, scrive sotto pseudonimo. Nel 2007 è uscito "Rosso Italiano", (Barbera editore), che lo ha imposto all'attenzione di critica e pubblico.

Inauguriamo così "Il noir e le ombre", un ciclo di incontri che proseguirà nel 2012 a cura di Marilù che intende scandagliare i lati oscuri dei personaggli letterari presentati, e la relazione con i demoni e le ombre dei rispettivi autori.

CORSO DIMOSTRATIVO DI COSMETICI NATURALI FAI DA TE A CURA DI GIULIA PENAZZI

MERCOLEDì 30 NOVEMBRE ore 20,00

CORSO DIMOSTRATIVO DI COSMETICI NATURALI FAI DA TE
A CURA DI GIULIA PENAZZI


Giulia Penazzi, farmacista e chimica che già abbiamo conosciuto per la presentazione del suo libro "Cosmetici Naturali fai da te", condurrà un corso dimostrativo per farsi da soli cosmetici con elementi naturali facilmente reperibili nelle erboristerie. Abbiamo pensato di fissare il corso proprio in questo periodo, in cui si pensa ai regali di Natale, proprio perchè i prodotti proposti da Giulia si prestano particolarmente a questo.

Ecco un assaggio di ciò che impareremo a fare nel corso della serata:
Bombe frizzanti da bagno, Olio contorno occhi antiage, olio emolliente per il manicure, olio alle spezie, burro cacao, burro intensivo protettivo per le mani, Talco alla lavanda, Farine da bagno.
Il laboratorio durerà circa 2 ore e avrà un costo di 20 euro. In omaggio verranno date le ricette dei prodotti realizzati.

"EDUARDIANA" di Tommaso Bianco

MARTEDI' 29 NOVEMBRE ore 18,00

TOMMASO BIANCO
presenta
"EDUARDIANA"
INCONTRO CON LA POESIA E IL TEATRO DI EDOARDO DE FILIPPO

Interviene MILENA NALDI
(presidente del Quartiere San Vitale)

TOMMASO BIANCO è un attore napoletano con quasi cinquant'anni di attività teatrale alle spalle Vincitore del premio "Girulà" per il teatro come protagonista di "Atto senza parole" di Samuel Beckett con la regia di Paolo Sepe, ha avuto successo su RaiUno accanto a Massimo Ranieri nelle commedie di Eduardo De Filippo "Napoli Milionaria" e "Filumena Marturano".

Martedì, evocando il suo primo maestro, ripropone un personale "Omaggio a Eduardo". Si tratta dell'anteprima di uno spettacolo, ben più articolato, che si terrà presso il teatro del Navile il 2 e 3 dicembre prossimi.


Eduardo De Filippo (1900-1984) è stato uno dei massimi autori e attori teatrali del Novecento.
Alla sua sterminata produzione teatrale si affianca una meno conosciuta produzione poetica, che permette agli estimatori di affiancare all'attore l'uomo, capace, del resto, di essere poeta anche nell'attività teatrale.
Le poesie per Eduardo sono fogli di un diario che fissa liberamente un'immagine, un'emozione, una riflessione con la musicalità di una canzone popolare o di certe preghiere, ironiche prese di distanza dalla mediocrità imperante. Leggerlo dalla voce di chi lo conosceva tanto bene sarà sicuramente un'esperienza interessante.

Tommaso Bianco ha debuttato con Eduardo nel 1968, recitando con il maestro in quasi tutte le sue commedie. Ha recitato poi nelle compagnie teatrali dei più grandi registi teatrali (Luigi De Filippo, Dario Fo, Franco Zeffirelli, Roberto De Simone, Maurizio Scaparro, Giuseppe De Martino...) Ha anche lavorato nel cinema, diretto da Mario Monicelli, ma anche in televisione (tra gli altri, ne "La Piovra" 4 e 6 e, da ultimo, nell'Ispettore Coliandro. Dalla critica è considerato una delle ultime reincarnazioni della maschera napoletana di Pulcinella, che ha anche interpretato accanto al suo maestro Eduardo.



















"IL MONDO NEL PALAZZO" di Michela Turra

SABATO 26 NOVEMBRE ore 18,00

MICHELA TURRA
presenta il romanzo per ragazzi
"IL MONDO NEL PALAZZO"
(EDIZIONI EINAUDI RAGAZZI - collana Carta Bianca)

intervengono
GIULIA MASSINI e CLAUDIO MERIGHI

Sabato 26 proponiamo un incontro che, in un certo senso, si riallaccia all'incontro di mercoledì sul razzismo delle parole. Michela Turra con "Il Mondo nel palazzo" ha scelto di raccontare lo straordinario mondo interculturale che gli adolescenti si trovano oggi a vivere nella loro quotidianità scolastica e di relazione.
Un palazzo come micro-mondo in cui si propongono le dinamiche che spesso accomunano i migranti di tutto il mondo: il desiderio di mantenere le proprie radici, l'ansia di farsi accettare, la competizione con gli altri, lo sradicamento delle seconde generazioni in bilico tra passato e futuro.Protagonista di tutto questo un casermone di periferia un po' scrostato, ai margini di una grande città: per molti dei suoi abitanti, l'inizio di una vita migliore.Lo è per Xin, ragazzo cinese che coltiva la sua bancarella al mercato come la promessa di un futuro radioso. Lo è per i Chakri, marocchini che lottano per trasmettere ai figli l'anima dell'Islam, e per i loro ragazzi, costretti a tradirla almeno un po'. Lo è per Denise, turca ma non più straniera, che cerca un terreno per le sue fragili radici; e per suo padre, che nel nuovo Paese vede solo lo specchio di un sogno. Lo è per Ostap, ragazzo ucraino scampato a un terribile viaggio della speranza; e per sua madre, trincerata dietro una muta fede e una muta paura.

Questa umanità viva, ricca, fremente di dolore e di sogno, si raccoglie intorno a Tair, il rom del decimo piano, vittima di una feroce aggressione. Da quel momento parlarsi, aiutarsi, conoscersi per gli adulti sarà inevitabile.
Come per i loro figli scendere nel giardino di quel nuovo mondo a cercarsi.

Tra flirt, conflitti e anche episodi di razzismo, il testo racconta un mosaico esistenziale dei giorni nostri.
Una possibile chiave di lettura per interpretare la quotidianità di chi vediamo ogni giorno per strada, sugli autobus e nelle scuole dei nostri figli, a cui solo dando nomi e storie si restituisce umanità.

"Il mondo in un palazzo" è un romanzo per ragazzi che va letto dagli adulti, per avere chiavi interpretative del loro mondo e per respirare di nuovo il profumo della loro onestà e libertà intellettuale. Per questo, sabato, invitiamo tutti i lettori, ed in particolare chi ha il compito (e la fortuna) di avere a che fare con i ragazzi.

"COSE CHE GLI ASPIRANTI SCRITTORI FAREBBERO MEGLIO A NON FARE MA CHE INVECE FANNO" di Cristiano Armati

VENERDI' 25 NOVEMBRE ore 18,30

CRISTIANO ARMATI
presenta
"COSE CHE GLI ASPIRANTI SCRITTORI FAREBBERO MEGLIO A NON FARE MA CHE INVECE FANNO"
(Giulio Perrone editore)

intervengono GIANLUCA MOROZZI e PATRIZIA FINUCCI GALLO

E' ufficiale: gli scrittori sono più dei lettori (e noi lo sappiamo bene...). Allora la quadratura del cerchio è: rivolgersi agli scrittori, non ai lettori! L'idea è di Cristiano Armati, scrittore ed editor di lungo corso, che venerdì prossimo ci propone un manualetto ad uso di  aspiranti scrittori scritto da chi sta dall'altra parte della scrivania, e viene sopraffatto dai manoscritti inviati alla casa editrice presso cui lavora.
"Il risultato di questa costante ondata di piena, di questa incredibile e anche commovente voglia di esprimersi attraverso la scrittura, è una gigantesca pila di carta accatastata ovunque: centinaia e centinaia di manoscritti che, giorno dopo giorno, trasformano l’editor in un Sisifo delle altrui aspirazioni, o, fuor di metafora, in un impiegato delle poste frustrato per colpa di una stanza in cui tra buste, pacchetti, scatoloni, involucri, fagotti e cartocci vari, riesce a malapena a entrare e a mettersi seduto alla scrivania. Perché questo sono i camion di manoscritti per l’editor: un riconoscimento e un’eterna speranza: quella di una splendida conchiglia nascosta tra le montagne di carta. "

"Cose che gli aspiranti scrittori farebbero meglio a non fare ma che invece fanno" distilla sotto forma di consigli l’esperienza di una vita vissuta tra la carta e l’inchiostro, il frastuono delle macchine tipografiche e gli spietati rendiconti dei librai. Il risultato è un manuale indispensabile e divertente per chi desidera rapportarsi in modo corretto con una casa editrice, ma anche una satira impietosa che affronta i meccanismi dell’industria editoriale per prendere di mira i vizi e i malcostumi che si annidano in ogni settore della vita quotidiana.

"Ma insomma, vi chiederete voi, che cosa è allora un editor?
Ebbene, l’editor è un professionista con competenze artigianali, alla resa dei conti un lavoratore del terziario avanzato giudicato sulla base dei risultati che produce. Questo può indurre in lui uno stato di tensione che, unito alla pluralità di contatti affrontati giorno dopo giorno, ha indotto molti ad affermare che: l’editor è come il cavaliere nero..."

COSE CHE GLI ASPIRANTI SCRITTORI FAREBBERO MEGLIO A NON FARE:

- Inviare manoscritti tramite raccomandata
- Confondere il pubblico con il privato
- Accusare implicitamente di furto il proprio interlocutore.
...
CRISTIANO ARMATI è nato nel 1974 a Roma, città dove vive e dove scrive. Tra le sue pubblicazioni, il romanzo Rospi acidi e baci con la lingua (2007), le raccolte di racconti La mattina dopo (2004) e Roma noir (2009), i saggi Roma criminale (2011), Italia criminale (2006) e Cuori rossi (2008). Impegnato nell’industria editoriale dal 1999, ha lavorato per Coniglio, Newton Compton e Castelvecchi Editore.

"RAZZISTI A PAROLE (PER TACER DEI FATTI)" di Federico Faloppa

MERCOLEDI' 23 NOVEMBRE ore 18,00

FEDERICO FALOPPA
presenta
"RAZZISTI A PAROLE (PER TACER DEI FATTI)"
(edizioni LATERZA)
Intervengono
FULVIO PEZZAROSSA e ALBERTO SEBASTIANI

"Chi parla male pensa male", diceva Nanni Moretti in "Palombella Rossa", urlando la propria rabbia verso chi fa un uso dissennato della lingua, coprendosi di termini stranieri per mascherare l'assenza di pensiero sottostante.
Ma c'è anche chi il pensiero ce l'ha, cercando però di celarlo attraverso un lessico volutamente edulcorato e fintamente positivo.
Da vu' cumprà a vu' lavà, da letterature etniche a campi nomadi, quando parliamo usiamo espressioni che ci sembrano normali, ma che invece sono banali, approssimative, contraddittorie. E non fanno che dimostrare un'evidenza che vorremmo nascondere: che spesso siamo razzisti, proprio a partire dal linguaggio. "Non sono razzista, ma non ne posso più"; "Non sono razzista, ma sto diventando intollerante"; "Non sono razzista, ma i neretti nel parcheggio dell'Ipercoop hanno rotto".

"Non sono razzista, ma...", è una frase molto diffusa in Rete e nel parlare comune, anche quello politicamente corretto. Federico Faloppa, con esempi tratti dal linguaggio politico e mediatico degli ultimi vent'anni, mostra quanto nessuno sia al riparo dall'imbarbarimento verbale, e quanto ci appaia ormai accettabile ciò che invece dovrebbe ancora indignarci.

FEDERICO FALOPPA, linguista, è allievo di Gian Luigi Beccaria. Ha studiato a Torino, Lione e Londra, dove ha ottenuto un dottorato di ricerca. Ha insegnato nelle universita' di Londra, Birmingham, Granada, Torino, ed e' dal 2008 Lecturer di linguistica italiana nel Department of Modern Languages dell'Universita' di Reading (UK). Come ricercatore, si e' occupato della costruzione storica e linguistica dell'alterita', di comunicazione interculturale, di letteratura della migrazione, di linguaggio politico. Ha tra l'altro pubblicato: "Lessico e alterita': la formulazione del diverso" (2000), "Parole contro. La costruzione del diverso in italiano e nei dialetti", "Le calunnie etniche nella lingua italiana" (2009). Da un decennio svolge inoltre attivita' di consulenza per istituzioni, associazioni e organizzazioni non governative su temi interculturali e linguistici.

"GENERAZIONI. 1881-1907" di Gabriele Rubini

SABATO 19 NOVEMBRE ore 18,00

GABRIELE RUBINI
presenta il romanzo
"GENERAZIONI. 1881-1907"
(Phasar Edizioni - World Hub Press )

Ne discuteranno con l'autore
GIORGIA GRECO, responsabile della Sezione Cultura - letteratura ebraica e israeliana edita in Italia - per il giornale Informazione Corretta e CHIARA TROFINO direttore editoriale World Hub Press.

Sabato prossimo ospitiamo con piacere un autore che presenta un'opera prima che - lo anticipiamo subito con convinzione - merita tutta l'attenzione dei lettori .
"Generazioni 1881-1907" si inserisce nel nutrito filone della narrativa ebraica, con un romanzo  corale, di ampio respiro nel quale l’autore con uno stile brillante e incisivo racconta le vicende di cinque famiglie ebree declinandole in un’epoca storica tumultuosa  in cui meravigliosi personaggi di finzione interagiscono con figure realmente esistite.
Cinque famiglie e una straordinaria avventura che si apre mentre un'epoca si chiude. I pogrom nella Russia dello zar Nicola, la fuga verso il Nuovo Mondo e una nuova vita, la Francia dell'affaire Dreyfus, il sogno di una patria in Terra d'Israele e i tumulti italiani dei primi del '900: le storie si intrecciano con la Storia e i protagonisti ci prendono per mano, conducendoci in tempi e luoghi lontani, ma che ancora si protendono verso i tempi a noi vicini, per conseguenze ed effetti.
In questo viaggio nel tempo e nello spazio si inserisce al meglio la vicenda bolognese della famiglia Morpurgo. Daniele Morpurgo è giornalista al Resto del Carlino, e attraverso di lui conosciamo la Bologna del 1887. Anche in questo caso la Storia si insinua nel racconto, attraverso la terribile vicenda di Edgardo Mortara, il bambino ebreo amico d'infanzia di Morpurgo, rapito dalle autorità ecclesiastiche e mai più restituito alla famiglia. Una storia dolorosa rimasta conficcata nell'animo del giovane, che riemergerà tempo dopo in un articolo sul giornale. Altra figura di riferimento nell'orizzonte di Daniele Morpurgo sarà,  come è facile aspettarsi nella Bologna fin de siècle, Giosuè Carducci, che diventerà un modello per il giovane, destinato a diventare una delle penne di punta del Carlino di quegli anni.

Un romanzo dall'architettura complessa, i cui fili vengono tenuti saldamente dall'autore, capace di tenere un equilibrio riuscito tra efficacia narrativa e rigore storico, spessore psicologico e narrazione corale: una lettura che caldeggiamo.

GABRIELE RUBINI è nato a Nuoro e vive a Bologna. Studioso di storia ebraica e del Medio Oriente, ha vissuto un anno in un kibbutz in Israele prima di laurearsi in storia americana e intraprendere la carriera di export manager.

Per chi volesse approfondire, vi invitiamo a leggere il bell'articolo di Giorgia Greco qui:
http://www.informazionecorretta.it/main.php?mediaId=&sez=80&id=42173&print=preview