"L'ARTE A BOLOGNA DALLE ORIGINI AI GIORNI NOSTRI" di Eugenio Riccomini

SABATO 10 DICEMBRE ore 18,00

EUGENIO RICCOMINI
presenta
"L'ARTE A BOLOGNA DALLE ORIGINI AI GIORNI NOSTRI"

(edizioni Pendragon)
interviene MILENA NALDI

Sabato torniamo ad ospitare con piacere il professor Riccomini, che ha regalato per queste feste alla sua città una storia dell'arte del territorio bolognese dalle origini al Novecento, scritta nello stile piacevole che ben conoscono i suoi lettori.

I capitoli iniziali si concentrano sulle opere d'arte, artigianato ed edilizia prodotte a Bologna, o lì importate, quando ancora la città non aveva assunto alcun ruolo di caposcuola. Si parla perciò degli insediamenti villanoviani, etruschi, celtici; della Bononia romana; dei secoli antecedenti la costituzione dell'autorità comunale e della formazione dello Studio universitario. I capitoli centrali, che sono anche i più corposi, sono invece dedicati ai secoli in cui si è delineata una produzione artistica dai connotati specifici e immediatamente riconoscibili, ovvero ciò che comunemente viene chiamata "scuola bolognese", il cui periodo culminante coincide con i tempi dell'accademia dei Carracci, per poi prolungarsi lungo tutta l'età barocca, fino all'avvento del gusto neoclassico. Nei capitoli conclusivi, infine, si parla del gusto affermatosi ai tempi della civiltà moderna e industriale: fino a Morandi, alla pittura informale e all'edificazione delle nuove periferie. Questa vasta e articolata materia è stata segmentata in episodi con coerenza storica e stilistica, in modo tale che ciascun capitolo costituisce una narrazione in sé conclusa, leggibile anche separatamente. Una cura del tutto particolare è stata affidata alla scelta e alla qualità delle illustrazioni: il linguaggio delle opere è il solo e vero protagonista, mai sopraffatto dall'uso della parola, che si limita alla necessaria funzione di commento e di suggeritore del contesto storico e sociale nel quale l'opera d'arte si manifesta.

EUGENIO RICCOMINI è riconosciuto come uno dei massimi esperti di arte cittadina e nazionale.
Ha lavorato per varie Sopraintendenze ed insegnato in alcune Università. Ha al suo attivo numerosi saggi ed organizzato varie mostre, alcune memorabili come quella del 1979 sul Settecento emiliano.
Ha sempre affiancato all'attività professionale la passione civile, facendo a Bologna il vicesindaco e l'assessore. Di sé dice che il campanile sotto cui ha scelto di stare non ha campane ed è doppio: sono le torri di Bologna.





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