LUCIANA LENZI e ENRICO ANGELO EMILI presentano "L'ALBERO DEI VERBI. Mediatore didattico per l'analisi e la declinazione dei verbi predicativi, regolari, in forma attiva e dei verbi avere ed essere"


MERCOLEDI' 21 NOVEMBRE ore 17:30

LUCIANA LENZI e ENRICO ANGELO EMILI
presentano
"L'ALBERO DEI VERBI.
Mediatore didattico per l'analisi e la declinazione dei verbi predicativi, regolari, in forma attiva e dei verbi avere ed essere"
(Edizioni Libriliberi)

Mercoledì in libreria viene presentato un volume ed un metodo didattico per l'insegnamento delle forme verbali, rivolto a tutti i ragazzi ed in particolare per chi soffre di D.S.A., (disturbo Specifico di Apprendimento). Il D.S.A. si manifesta in età scolare come una difficoltà di lettura, scrittura e processamento matematico. Tali abilità non possono essere svolte in modo corretto e fluente per una difficoltà di automazione dei processi di lettoscrittura e calcolo. In questo contesto, ai fini dell'apprendimento, risulta particolarmente utile il mediatore didattico. Il termine latino «mediare» significa «essere in mezzo, tra due tempi o cose», mentre quello greco «didacticon» indica «la potenzialità di istruire». Potremmo dunque definire i mediatori didattici come strutture leggere e provvisorie che si collocano tra due fasi di un processo d'apprendimento, in evidente analogia con il termine anglosassone «scaffolding».
Le linee guida per il diritto allo studio degli alunni e studenti con DSA  confermano l'ottica inclusiva del mediatore didattico per «facilitare la comprensione, supportare la memorizzazione e/o il recupero delle informazioni».
Vantaggiosi per tutti, indispensabili per alcuni.

L'apprendimento delle forme verbali è uno degli ostacoli più grossi che i bambini devono affrontare, eppure fin dai tre anni ciascuno di loro utilizza in modo adeguato anche forme complesse come i participi passati. Questi sono alcuni dei macroscopici motivi che hanno indotto gli autori  a ribaltare lo studio del verbo e a proporre ai bambini in modo semplice e non semplificato una morfologia in stretta relazione con la sintassi. L'albero contribuisce all'emersione della competenza grammaticale implicita grazie alla visualizzazione delle relazioni tra gli elementi processati per opposizione e ad alcune mirate frasi-gancio. Così, cercando di collocare "cantaste", il bambino applica ad alta voce i suoi schemi impliciti e se ne appropria in modo consapevole

GLI AUTORI
LUCIANA LENZI - Per venti anni docente di scuola primaria. Per cinque anni coordinatore pedagogico e formatore del "Centro per l¹apprendimento Casanova Tassinari" di Bologna. Negli ultimi anni referente del CTH 4 di Bologna, formatore sull'uso delle tecnologie compensative ed inclusive (DSA-Disturbi Specifici di Apprendimento e disabilità) per l'USR Emilia Romagna e per l'USP di Bologna e docente nel Master in "Didattica e psico-pedagogia per i DSA" dell'Università di Bologna.

ENRICO ANGELO EMILI - Insegnante di sostegno di scuola primaria e formatore sui temi della didattica inclusiva e i DSA. Dal 2010 è referente dei Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) presso l'USR-ER (Ufficio IX, Ambito Territoriale per la provincia di Bologna) e referente del Progetto Regionale ProDSA. Docente nel Master in "Didattica e psico-pedagogia per i DSA" dell¹Università di Bologna. E' anche dottorando in Pedagogia e docente di Laboratori sull'inclusione presso la Facoltà di Scienze della Formazione di Bologna.

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