Omaggio a EDUARDO De Filippo con TOMMASO Bianco e CRISTINA Passaro

MERCOLEDI' 5 NOVEMBRE ore 18,00
gli attori della COMPAGNIA DI TEATRO TOMMASO BIANCO
propongono agli amici della libreria Ubik Irnerio una performance in omaggio a
EDOARDO DE FILIPPO.

la Compagnia di Teatro Tommaso Bianco ci propone una performance in omaggio a Eduardo De Filippo tratta da "Questi Fantasmi", che andrà in scena sabato 8 novembre al teatro Duse alle ore 21,00, con protagonisti Tommaso Bianco e Cristina Passaro.
Pasquale Lojacono si trasferisce con la moglie Maria in un sinistro appartamento del centro di Napoli: in cambio di una permanenza a titolo gratuito dovrà sfatare le dicerie riguardo l'esistenza di presunti fantasmi in casa.
L'iniziale scetticismo si trasforma in convincimento, quando si trova ad assistere ad apparizioni di spettri, oggetti e denari che paiono materializzarsi dal nulla.
In realtà, il "fantasma benefattore" è Alfredo, l'amante di Maria che vuole convincere la donna a lasciare il marito.
Con questa commedia Eduardo approfondisce uno dei temi più ricorrenti della sua drammaturgia: il bisogno di illusione degli uomini come mezzo per il raggiungimento della felicità.

"L'uovo di Colombo" e " Anche le scimmie cadono dagli alberi"

SABATO 8 NOVEMBRE ore 18:00

doppia presentazione di
ROBERTO BARBOLINI: "L'UOVO DI COLOMBO"
(Mondadori editore)
ALESSANDRO BERSELLI : "ANCHE LE SCIMMIE CADONO DAGLI ALBERI"
(Piemme editore)
dialogheranno con gli autori:
MAURIZIO ASCARI e ALESSANDRA CALANCHI


Perchè un noto autore di noir e uno scrittore di genere un po' "degenere" decidono, più o meno nello stesso momento, ma indipendentemente l'uno dall'altro, di scrivere un romanzo comico?
Perchè in quarta di copertina Berselli cità Gesù Cristo (oltre alla Legge di Murphy) e Barbolini l'apocalisse?
Che cosa accomuna Luciano Pavarotti, Guy Fawkes, Oscar Wilde, i vampiri, le cavallette, gli ecoterroristi, la madre di Beethoven e il disco dei Cure dell'89?
ma soprattutto: qual è l'anello mancante tra il colombo e la scimmia?

A queste ed altre domande risponderanno eccezionalmente gli autori, per un pomeriggio nelle nostre/vostre mani alla libreria Ubik Irnerio

ROBERTO BARBOLINI è nato a Formigine (Modena) nel 1951. Ha studiato a Bologna, dove si è laureato con Luciano Anceschi. Ha cominciato la professione giornalistica a "Il Giornale" di Indro Montanelli, occupandosi di critica teatrale e passando, successivamente, alla pagina dei libri, dove ha lavorato con Giovanni Arpino. Nel 1988 è entrato nella redazione cultura e spettacoli di "Panorama". Parallelamente all'attività giornalistica, Barbolini ha continuato a svolgere un intenso lavoro di studioso e saggista, collaborando a prestigiose riviste letterarie come "Il Verri" e "Paragone". Attualmente collabora con "Panorama" e "QN - Quotidiano nazionale". Ha pubblicato numerose raccolte di racconti oltre a vari libri sulla letteratura fantastica e poliziesca.

Ne "L'uovo di Colombo" il finimondo scoppia in una città di provincia, mai nominata eppure riconoscibile, per colpa d'un assessore troppo intraprendente e d'una torre campanaria, patrimonio dell'Unesco, proditoriamente tappezzata con le gigantografie di Pavarotti ed Enzo Ferrari in lamina argentata.
Da qui si snoda una ridda vorticosa di vicende futili ed esilaranti che coinvolge una variegata combriccola di personaggi...

ALESSANDRO BERSELLI è umorista, scrittore, docente di tecniche della narrazione. Inizia la sua attività negli anni novanta, collaborando con le riviste Comix e L'apodittico e il sito di satira on line Giuda, e partecipando al Maurizio Costanzo show.
Dal 2003 inizia una carriera parallela come romanziere noir.
Oltre a raccolte di racconti pubblica vari romanzi . Nel 2013 "Il metodo Crudele", pubblicato da Pendragon, sancisce il suo ritorno all'umorismo caustico e corrosivo degli esordi.
"Le scimmie" è un romanzo che è impossibile classificare o raccontare: va letto.
www.alessandroberselli.it

Il Caso Wilson - Sigmud Freud e William C. Bullit

MARTEDI' 4 NOVEMBRE ore 18:00

MAURIZIO MAZZOTTI, VALERIO ROMITELLI e DAVIDE TARIZZO
 presentano
"IL CASO WILSON"
di Sigmund Freud e William C. Bullit


Cronopio ri-pubblica, in una nuova traduzione, questo lavoro apparso per la prima volta in Italia da Feltrinelli nel 1967, ed ormai introvabile.

Il caso Wilson è un'opera pionieristica a tutti gli effetti, che ha incontrato, nel tempo, più di una resistenza.

Freud ha scritto quest'opera a quattro mani con il diplomatico americano Bullitt, che era stato suo paziente a Vienna e prima ancora consulente stretto del presidente statunitense Thomas Woodrow Wilson durante gli anni della prima guerra mondiale.
Nell'edizione delle opere complete di Freud compare solo la breve prefazione a firma dello psicoanalista. Ciononostante, non ci sono dubbi sul fatto che l'opera sia frutto di un'autentica collaborazione tra i due autori.
Sotto i toni sobri e la gran mole di riferimenti biografici, emerge il quadro sconvolgente di una personalità, quella di Wilson, caratterizzata da evidenti disturbi psicotici, facilmente manipolabile, tacitamente disprezzata dagli interlocutori internazionali, eppure amatissima dalle folle. Freud sembra interrogarsi così sulle radici del potere carismatico andandone a trovare le origini in tratti psicopatologici ben precisi che costituiscono l'"altra scena" della politica moderna. Testo maledetto dagli storici americani, incompreso e presto dimenticato dagli psicoanalisti, questo saggio continua a colpire il lettore per lo sguardo fermo e tragico che riesce a gettare su un uomo, un grande capo di stato, che rappresenta l'espressione di un'intera civiltà e del suo profondo disagio. Se era la peste che Freud credeva di portare in America, questo libro, più di ogni altro, avrebbe dovuto essere l'arma del contagio.



ILARIA NASSA presenta il romanzo "NON IO, NON QUI"

MARTEDI' 28 OTTOBRE ore 18

ILARIA NASSA

presenta il romanzo
"NON IO, NON QUI"
(Ibiskos editrice)

interviene ELSA ANTONIONI, operatrice di
accoglienza e socia fondatrice della Casa delle donne.
Due temi scottanti e delicati: violenza domestica e pedofilia, proposti volutamente in forma di romanzo dalla giovane autrice, Ilaria Nassa, che racconta di vicende accadute realmente.

L'Italia in guerra al comando degli USA e della Nato

SABATO 25 ottobre ore 17:00

"L'ITALIA IN GUERRA. AL COMANDO DEGLI USA E DELLA NATO"
incontro di presentazione di
"ITALIA USA E GETTA.
I NOSTRI MARI: DISCARICA AMERICANA PER ORDIGNI NUCLEARI", di GIANNI LANNES e "LA GLOBALIZZAZIONE DELLA NATO. GUERRE IMPERIALISTE E GLOBALIZZAZIONI ARMATE", di MAHDI DARIUS NAZEMROAYA
entrambi editi da Arianna editrice


interverranno:
GIANNI LANNES (giornalista e fotografo freelance)
ALESSANDRO JACOBELLIS (esperto di politica internazionale e traduttore de "La globalizzazione della Nato")
modera FEDERICO ROBERTI (curatore del blog byebyeunclesam)
introduce EDUARDO ZARELLI, di Arianna editrice




Sabato, un incontro che vuole fare il punto su quali conseguenze possano esserci per l'Italia e l'Europa a causa della presenza ancora massiccia delle forze armate americane sul suolo e nei mari d'Italia.

Nell'Adriatico e nel Tirreno attraccano, sostano e giocano alla guerra unità a propulsione ed armamento nucleare.
In base ai resoconti dell'Alleanza atlantica, le stime istituzionali fanno riferimento a circa un milione di bombe eterogenee caricate con aggressivi chimici e nucleari.

Le radiazioni sono invisibili, ma tutti gli esseri viventi in natura ne risentono, per non parlare dei pericoli in caso di incidenti o attacchi terroristici.

In tutto questo gioca un ruolo fondamentale la Nato, che sembra avere abbandonato il proprio ruolo difensivo, per cui era stata creata, a favore di una presenza sempre più forte anche al di fuori dei confini europei.

CLAUDIA POPPI presenta il nuovo libro di LUCIA GIOVANNINI "IL POTERE DELLE DOMANDE"

GIOVEDI' 23 ottobre ore 18

CLAUDIA POPPI 
presenta il nuovo libro di LUCIA GIOVANNINI "IL POTERE DELLE DOMANDE"
(Sperling & Kupfer)



ANGELO BERTI presenta il romanzo fantasy “LA NOTTE DELLA HYENA”

SABATO 18 OTTOBRE ore 18,00

ANGELO BERTI
presenta il romanzo fantasy “LA NOTTE DELLA HYENA”

“La notte della Hyena” : Si puo’ vivere senza una coscienza?

“La notte della Hyena” è un romanzo di azione serrata e di ambientazione storica.
La Malta che descrive è una terra portuale spietata, in cui c’è posto solo per predatori e prede. Come spiega l’autore stesso nelle note, il periodo storico scelto è quello appena precedente alla dominazione Saracena, di cui si sa veramente poco: un invito a nozze per un autore di fantasia, con campo libero per costruire un’ambientazione.
Una terra di profonda ingiustizia, in cui gran parte del potere spetta alla malavita organizzata delle gilde.

Vediamo il soggetto.
La bella moglie di Gallen muore in un banale incidente durante un litigio. Porta i segni delle mani di lui, che è un ex assassino della gilda. A Malta le attività criminali sono strettamente regolate e gestite dalle gilde. Gallen, che è stato assassino e cacciatore di taglie, sa che nessuno vorrebbe credere alla sua innocenza. Per questo ha una sola strada: tornare la “hyena” spietata di un tempo, scomparire senza tracce e compiere adesso la sua vendetta.
Contro colui che l’ha privato della famiglia e ne ha fatto uno strumento di morte.
Due linee temporali si alternano per raccontarci questa vicenda: una nell’870 dC, dalla morte della moglie di Gallen; l’altra a partire dall’852 dC, quando Gallen è un bambino ed è reclutato nella Gilda dopo una tragedia familiare. I suoi allenamenti estenuanti, il suo modo spavaldo di pretendere una giustizia che non coincide con quella degli altri.

Questa scelta di alternare due periodi molto distanti nella vita del protagonista permette un’ottima gestione della tensione. Non c’è un momento morto, e i dettagli sono rivelati poco alla volta dando al lettore tutto il tempo di assimilarli. Questa scelta accattivante per la struttura accompagna uno stile del tutto spontaneo, istintivo: una semplicità che ricorda le didascalie da fumetto d’azione, e proprio così l’autore punta tutti i riflettori sui personaggi e sulle loro angherie, senza far pesare la propria presenza.

Inaspettata verso le ultime pagine una svolta che potrebbe essere mistica o metafisica: ma è vero, è così, o sono illusioni? Senza spoilerare troppo, trovo plausibili entrambe le possibilità, perché è vero che uno dei personaggi della chiave di volta è custode di saperi misteriosi, ma è anche vero che Gallen per tutta la vita si è strafatto di erba qat.
E tanto i Saraceni, sempre fuori campo, sempre uno spauracchio avvistato in lontananza, sono alle porte e interromperanno quest’epoca: lo sappiamo perché l’hanno fatto. Un libro amaro, pieno di morti e, per quel che ne sappiamo, potrebbe anche essere andata così.

FRANCESCO DE FALCO presenta "L'ALBA DELL'ACQUARIO"

VENERDI' 10 OTTOBRE ore 18,00

FRANCESCO DE FALCO
presenta
"L'ALBA DELL'ACQUARIO"
(editoriale Programma)

Chi siamo? Da dove veniamo? Dove stiamo andando?

Un libro che offre una nuova risposta a queste antiche domande e che descrive l'evoluzione attuale dell'umanità come quella di un unico organismo di gruppo, formato da sette miliardi di cellule.

Un'opera che desidera rispondere a tanti altri nostri interrogativi: In quali modi stiamo passando dall'Era dei Pesci a quella dell'Acquario? Verso quali mete evolutive ci stiamo protendendo? Cosa significa il passaggio, che stiamo vivendo ora, dalla coscienza individuale alla coscienza di gruppo? Se stiamo andando verso una civiltà più luminosa, perché vediamo tanta sofferenza intorno a noi? Come ognuno di noi può contribuire al sorgere di questa nuova era?

Una nuova visione che ci permette di scoprire come tanti avvenimenti, apparentemente preoccupanti, siano da vivere in realtà con speranza, poiché annunciano la prossima evoluzione dell'umanità.

Francesco De Falco
è un ricercatore evolutivo, studioso da molti anni della Saggezza esoterica. É impegnato in una sintesi originale dell'esoterismo orientale e occidentale e nella proposta di percorsi evolutivi di gruppo adeguati al mondo in cui viviamo

ALESSIO ARENA presenta il romanzo "LA LETTERATURA TAMIL A NAPOLI"

MARTEDI' 7 OTTOBRE ALLE 18,00
ALESSIO ARENA
presenta il romanzo
"LA LETTERATURA TAMIL A NAPOLI"
(edizioni Neri Pozza)
interviene FRANCESCA BONAFINI

Un romanzo originale e difficilmente classificabile, opera di un giovane scrittore che si sta facendo conoscere anche come cantautore, dove c'è Napoli e il resto del mondo.


Nascosti nel sottosuolo della città, e pronti a farsi saltare in aria per far conoscere al mondo la tragica causa di Tamil Eelam, la loro patria perduta, dopo la resa definitiva delle Tigri e l'uccisione del loro capo Velupillai Prabhakaran da parte delle forze governative dello Sri Lanka, i tamil di Napoli, ostinati «come una crepa che si arrampica nella parete di un giardino, pieno di erbacce e frequentato dalle peggiori bestie notturne», in vent'anni di lavoro hanno creato un mondo altro, quasi un doppio della città, e hanno formato una società segreta, l'Accademia dei sotterranei, che va producendo opere letterarie napo-tamil.
Dieci dei loro scrittori, annidati nel sottosuolo della città, raccontano la storia meravigliosa di questa guerra sconosciuta, e lo fanno per l'appunto in dieci capitoli, quanti sono gli avatara (le reincarnazioni) di Vishnu, i cui altarini campeggiano nei bassi dei tamil di Materdei, della Sanità, dei Quartieri Spagnoli e del Pallonetto di Santa Lucia.
In uno straordinario concerto narrativo, una comunità invisibile racconta le sue mirabolanti imprese, le mitologie, la vita quotidiana. È una comunità che ha lasciato la sua impronta sull'immaginario attuale di Napoli, e che, a sua volta, da Napoli è stata profondamente segnata, creando strepitose mescolanze. Abbiamo cosí madonne con proboscidi e code di elefante, patroni nati dalla fusione di Buddha e San Gennaro, e una disperata attività letteraria espressa sulle pagine di una rivista underground che s'intitola Cannarutizia.
La fantasia di Arena procede sbrigliata e felice con un fuoco di fila di magnifiche invenzioni, come quella della prima macelleria vegetariana del mondo, o quella di un coro tamil del teatro di San Carlo, il cui direttore, Thiruchelvam detto'o Cardillo, diventa una star del pantheon neomelodico con il super-hit «'Ndraccalà»; e poi la pizza Paruppusilli, condita con una specie di fagioli asiatici, curry e peperoncino, o la sindaca Iervolino che, convertitasi, adibisce un'intera sala del municipio ad attività di meditazione. Soprattutto, i quattro Vangeli vesuviani di Siddharta, del Mahatma Fiorenzo Sarnelli, alla cui origine c'è, nel Settecento, la storia di una prodigiosa reliquia ­ una goccia del sangue del Buddha ­ versata nel cratere del Vesuvio.

Sostenuto da una lingua bellissima e inventiva, l'opera di Arena è un libro di estrema originalità e ardua classificazione. Epica e comica, sentimentale e spietata, capace di scatenare il riso e il pianto, è il ritratto possibile di un mondo nuovo che nasce dall'incontro di realtà fra loro estranee, e che tuttavia sanno cooperare fino a coincidere.

«Dico siamo arrivati, ma io, l'ho già sottolineato, qui ci sono nato, anche se essere napoletani, piú che una condizione di fatto che si acquisisce con la nascita, è una specie di stato mentale, un modo di intendere il proprio destino sulla terra come passeggero, profondamente inutile, e quindi privo di qualsiasi obbligo morale». Janaka Jayawardana,detto anche Gennaro Bibberò
ALESSIO ARENA, nato a Napoli nel 1984, è scrittore e cantautore. Ha vinto la XXIV edizione di Musicultura, Festival della canzone popolare e d'autore, e il premio A.F.I al miglior progetto discografico. All'inizio del 2014 ha pubblicato il primo album plurilingue Bestiari(o) familiar(e), inciso tra Napoli e Barcellona, dove vive.