ALFREDO COLITTO presenta "LA COMPAGNIA DELLA MORTE" e "PESTE"

MERCOLEDI' 26 NOVEMBRE ore 18,00

doppio appuntamento con
ALFREDO COLITTO

per presentare i suoi utimi, attesissimi romanzi storici:
"LA COMPAGNIA DELLA MORTE" e "PESTE"

(Piemme editore)

interviene ALBERTO SEBASTIANI

«Colitto fa vivere e respirare la storia.»
Don Winslow

Mercoledì avremo il grande, grande piacere di ospitare ALFREDO COLITTO, che ci presenta i suoi più recenti romanzi storici, il prequel "La compagnia della morte" e il recentissimo "Peste".
Come sa chi frequenta la libreria, seguiamo la produzione di Alfredo da molto tempo, e consigliamo  sempre con con convinzione tutti i suoi romanzi, che ci sono sempre piaciuti molto, tutti.
Da un po' di tempo l'ambientazione dei romanzi di Alfredo si è spostata da Bologna a Napoli, e siamo, in questo caso, nel 1655.

Eccone un breve sunto:

LA COMPAGNIA DELLA MORTE
Il caldo torrido del pomeriggio non dà pace alle vie affollate della città, ma il pittore Sebastiano Filieri non può restarsene tra le fresche mura della cappella di Palazzo Agliaro, dove sta dipingendo un ciclo di affreschi. Lo attende un compito difficile: dire addio a Maria, la sorella di sua moglie Angela, l'ultimo affetto che gli resta della sua famiglia decimata.
Mentre Sebastiano è al suo capezzale, la donna pronuncia poche parole: un delirio, all'apparenza, ma a lui rivelano una verità che cercava da anni. La verità sulla morte di Angela.
Quelle parole lo riportano ai tragici giorni della rivolta di Masaniello, quando era entrato nella Compagnia della Morte, una società segreta di pittori che durante la notte cercavano e assalivano i soldati spagnoli nelle vie di Napoli, per testimoniare con la spada che la loro città mai si sarebbe rassegnata al dominio straniero.
Ma una notte, di ritorno da una missione, Sebastiano aveva trovato la moglie e la figlia crudelmente assassinate, da una persona che ormai era già morta. Distrutto dal dolore, aveva lasciato la Compagnia.
Ora, però, accanto a Maria, morente, comprende che il colpevole è un altro, e che la vendetta è ancora possibile.

PESTE
Varcando la soglia di Palazzo Guzmán con la sua famiglia di saltimbanchi, per intrattenere gli ospiti del conte, Cecilia non immaginava che la sua vita sarebbe cambiata per sempre. Dopo aver ricevuto gli applausi divertiti degli astanti, si ritrova nel parco del palazzo e assiste, impotente e terrorizzata, a un incontro segreto.
Il conte Guzmán e un altro uomo stanno parlando del destino di Napoli e di una congiura che potrebbe riportare la città nelle mani dei francesi. Cecilia non sa nulla di politica, ma comprende subito il pericolo in cui si trova: è l'unica testimone dell¹atroce tradimento. Quella stessa notte, infatti, la sua famiglia viene assalita da tre sicari. Lei è la sola a sfuggire al massacro, grazie al provvidenziale intervento di un uomo che le permette di nascondersi in un palazzo deserto e misterioso.
Sebastiano Filieri non ha più nulla nella vita, se non la sua pittura. Ha perso la famiglia e gli ideali in pochi giorni, durante la breve, sfortunata rivolta di Masaniello.
Quando scopre il segreto di Cecilia, Sebastiano sa che il conte Guzmán non riposerà finché non l'avrà uccisa. La ragazza potrebbe riportarlo a combattere per la sua patria, per i valori che un tempo guidavano la sua esistenza, ma la città di Napoli è minacciata da un nemico più pericoloso della Francia, più infido dei governanti spagnoli: la peste.

ALFREDO COLITTO
affianca all'attività di scrittore quella di traduttore per alcune tra le maggiori case editrici italiane.
È l'autore di Cuore di ferro (finalista al Premio Salgari), I discepoli del fuoco (finalista al Premio Azzeccagarbugli e vincitore del Premio Mediterraneo del Giallo e del Noir e del Premio di Letteratura Poliziesca Franco Fedeli), Il libro dell'angelo (vincitore del Premio Azzeccagarbugli 2011), La porta del Paradiso.
I suoi romanzi sono stati tradotti in 7 lingue e pubblicati in 21 Paesi.
www.alfredo-colitto.com




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