MARTA BEROGNO e GENEROSO URCIUOLI presentano "PIRAMIDI E PENTOLE. Un approccio gastronomico alla grammatica egizia"

SABATO 28 FEBBRAIO ore 17,00

MARTA BEROGNO e GENEROSO URCIUOLI
presentano
"PIRAMIDI E PENTOLE. Un approccio gastronomico alla grammatica egizia"
(Ananke edizioni)

Cibo, ancora cibo?  Ovunque si parla di cibo! Siamo circondati, dobbiamo arrenderci? Partendo dal presupposto che nelle vita c'è di peggio, ci sentiamo di rassicurarvi, per quel che vale il nostro pensiero: al cibo ci siamo arresi, da sempre, Egizi compresi!
Con Piramidi e pentole, allora, si cercherà di indagare e scoprire la valenza attribuita al cibo da un popolo che nei propri corredi funerari, tra i vari oggetti, metteva un'anatra arrosto; parleremo del "tesoro culinario" di Tutankhamon, di quello che gli Egizi al mercato comperavano o barattavano e di come lo cucinavano una volta arrivati a casa.
Come lo si farà? Attraverso i geroglifici. Una serie di scenari ci consentiranno di entrare nelle cucine degli antichi Egizi, rovistare tra le loro stoviglie e conoscere i termini tecnici legati alla loro arte culinaria. Visto che ci siamo, ruberemo anche delle ricette.

Questo libro non ha la presunzione di essere un manuale di grammatica del geroglifico o un saggio sulla cucina egizia, ma è un modo accessibile a tutti per avvicinarsi a queste sfere della civiltà egizia: familiarizzare con la scrittura geroglifica attraverso il cibo e scoprire cosa e come mangiavano gli Egizi grazie al geroglifico.

Il libro è stato realizzato in collaborazione con Archeoricette, il progetto di divulgazione scientfica di cui è ideatore Generoso Urciuoli e che si prefigge, utilizzando il cibo quale filtro interpretativo, di ricostruire le abitudini alimentari delle antiche civiltà oggetto d'indagine, dimostrando l'esistenza dell'arte culinaria ben prima del Medioevo e riproponendo spesso, quale risultato pratico delle indagini condotte, ricette antiche, in alcuni casi vere, cioè tramandata dalle fonti, in altri casi ricostruite con l'analisi del contesto.

GLI AUTORI:
Marta Berogno, egittologa, dal 2007 lavora presso il Museo Egizio di Torino come operatore didattico specializzato per visite guidate e laboratori per bambini e adulti. Dal 2008 collabora anche con il Centro Studi di Egittologia e Civiltà Copta "J.F. Champollion" e l' Accademia Aegyptica di Genova.

Generoso Urciuoli, archeologo, ha lavorato come operatore archeologico e responsabile di scavo archeologico per varie università ed enti di ricerca in ambito italiano e per varie ditte certificate per l'esecuzione dello scavo archeologico occupandosi di ricerca, conservazione di beni culturali e documentazione di reperti e siti archeologici.


ELENA MEARINI presenta il romanzo "A TESTA IN GIU'"

GIOVEDI' 26 FEBBRAIO ore 18,00

ELENA MEARINI
presenta il romanzo
"A TESTA IN GIU'"
(Morellini editore)
intervengono:
ALESSANDRO BERSELLI e FRANCESCA BONAFINI


Gioele è un ragazzo che vive in un mondo alternativo, fatto di fantasie e interlocutori immaginari. La sua vita scorre in un Istituto che cura disagi psichici, ma la malattia di Gioele non può trovare cura tra camici bianchi e medicine.

Quando Gioele intraprenderà una fuga a bordo di un Maggiolone giallo, incontrerà Maria, un'anziana donna assieme alla quale percorre le strade della Lombardia e della memoria.

Le loro vite, legate da un mistero che si svelerà strada facendo, si risolveranno in un incontro di insolita salvezza.

Un romanzo caratterizzato da una scrittura intensa e da una visionarietà trascinante.
"Questo è il talento manifesto di Elena Mearini, la sua istintiva capacità di scrivere le parole giusteper dire, raccontare, immaginare (...). L'utile di questo libro, che ad alcuni potrà risultare necessario, risiede proprio nelle parole, come accade nella poesia, quando è davvero poesia.

Elena Mearini è nata nel 1978 e vive a Milano.  Nel 2009 esce il suo primo romanzo "360 gradi di rabbia", edito da Excelsior 1881 e nel 2011 pubblica per Perdisa pop il romanzo "Undicesimo comandamento".


SONIA VELA presenta il romanzo "NOTTE DI LUNA"

MERCOLEDI' 25 FEBBRAIO ore 18,00

SONIA VELA
presenta il romanzo
"NOTTE DI LUNA"
(0111 edizioni)
interviene ERMANNO VELA

Francesca è una giovane giornalista di città.
Le piace dedicarsi alla scrittura dei suoi articoli, immersa nella natura, tra le mura di un vecchio rustico che affaccia su un lago di montagna.
Un sabato mattina, mentre sta prendendo il sole su una sdraio nel portico che dà sull'ingresso dell'abitazione, viene pervasa da una strana sensazione. Una stran voce dentro di lei la spinge a dirigersi verso le gelide acque del lago.
Incurante del freddo, Francesca vi si immerge e inizia a nuotare. Quando raggiunge il centro del bacino, avvista qualcosa di terribile sul fondale.
Ha inizio così la sua personale indagine, che le farà scoprire un terribile segreto di un lontano passato.
Una lunga ed estenuante avventura che permetterà alla giornalista di confrontarsi, per la prima volta, con la sua vera identità.

Sonia Vela è nata a Napoli.
Laureata in Psicologia Clinica e di Comunità, vive e lavora a Bologna.




MICHELA FOTI e CAMILLA TARGHER presentano "COMUNICARE LA SEPARAZIONE AI FIGLI. Dall'affidamento condiviso alla bigenitorialità passando per la mediazione familiare"

SABATO 21 FEBBRAIO ore 17,00

MICHELA FOTI e CAMILLA TARGHER
presentano
"COMUNICARE LA SEPARAZIONE AI FIGLI. Dall'affidamento condiviso alla bigenitorialità passando per la mediazione familiare"
(Giraldi editore)

Alla luce degli attuali mutamenti che stanno investendo e trasformando la società e le relazioni sociali, inclusa l'idea stessa di coppia, di matrimonio e di genitorialità, questo libro indaga il passaggio cruciale in atto e vuole essere una guida alle coppie con figli che hanno deciso di intraprendere il difficoltoso cammino della separazione e un supporto concreto per gestirne adeguatamente le conseguenze emotive, organizzative, sociali, giuridiche ed economiche.

Michela Foti, avvocato e mediatrice familiare, vive a Bologna, dove ha uno Studio legale.
Camilla Targher
, pedagogista e mediatrice familiare, vive in provincia di Bologna, dove ha una Società di consulenza.


ARIASE BARRETTA presenta il romanzo "PSICOSINTESI DELLA FORMA INSETTO"

VENERDI' 20 FEBBRAIO ore 18,00

ARIASE BARRETTA
presenta il romanzo
"PSICOSINTESI DELLA FORMA INSETTO"
(Meridianozero Editore)
intervengono MARILU' OLIVA e STEFANO SISSA


La vita di Lorenzo, trentenne bolognese, sembra essere finalmente giunta a una svolta: Davide, l'editore per il quale lavora come correttore di bozze, ha accettato di pubblicargli il suo primo romanzo.
L'occasione è importante e potrebbe compensare il misterioso dolore che ha segnato i suoi ultimi mesi.
Poco prima della firma del contratto, però, Davide lo convoca nel suo ufficio e gli mostra un libro appena uscito. Si tratta di un romanzo identico al suo, pubblicato da un'importante casa editrice e firmato da un giovane esordiente napoletano: Antonio Calvi.
La sua opera è stata copiata. Tuttavia, il dubbio che possa essere stato lui a plagiare il libro di un altro si insinua persino tra i suoi amici.
Lorenzo sente il bisogno di recarsi a Napoli. Ha due obiettivi: capire chi è Antonio e vendicarsi del torto subìto.
Per farlo deve penetrare nella vita del giovane scrittore. Ma ciò che scopre va ben oltre la sua immaginazione. Un lontano incidente ha segnato Antonio per sempre, rendendolo fragile come un insetto...

Ariase Barretta è nato a Napoli e vive a Bologna. Ha già pubblicato i romanzi Litany (Onirica Edizioni 2010) e Darkene (Meridiano Zero 2012).
Suoi racconti sono apparsi in numerose antologie. È traduttore dallo spagnolo  e dall'inglese per l'editoria (saggistica, narrativa e fumetti), per il cinema e per la televisione.



O CAPITANO! MIO CAPITANO! Leggere Walt Whitman Laboratorio di lettura poetica condotto da MAURIZIO CARDILLO

O CAPITANO! MIO CAPITANO!
Leggere Walt Whitman

Laboratorio di lettura poetica condotto da MAURIZIO CARDILLO

Walt Whitman. Il poeta del magnifico sé. Dell'individuo libero di fronte al mondo. Dell'orgoglioso "io" che si fa gioco delle prigioni mentali e del pregiudizio.
Il poeta della strada e della vita all'aria aperta. Degli ampi, sterminati spazi.
Della natura, del cielo e della terra, del fiume, mare, bosco.
Ma anche il poeta della città, del brulicare delle metropoli, delle mille professioni che si incrociano nella vita pulsante di New York.
Il poeta che fotografa con lo sguardo uomini e donne intenti al loro lavoro o alle faccende della vita, rimanendone incantato.
Il poeta che si stupisce come un bambino delle manifestazioni più semplici e antiche del genere umano, camminare mangiare dormire amare.
Il poeta della  passione per il corpo umano. Del furore sensuale e voyeuristico per i dettagli del corpo, tutto il corpo.
Ma anche il poeta per il quale tutto è anima, il corpo stesso è anima...

Il laboratorio  ha come obiettivo la lettura ad alta voce, individuale e corale, della poesia di Whitman, alla ricerca della bellezza del dire poetico. Ciascun allievo è accompagnato verso l'individuazione di una propria "voce poetica".  Una voce adagiata sul silenzio, lontana dall'affanno della vita quotidiana; una voce che lascia spazio all'emozione e che nasce dalla propria emozione interiore.
Per il raggiungimento di questo obiettivo vengono forniti strumenti di tecnica della lettura poetica - il verso, il ritmo,  le pause, gli accenti ed il respiro, per poi passare ad una fase più compiutamente espressiva, che restituisca l'enorme ricchezza della poesia di Whitman e degli umanissimi sentimenti che essa esprime.

Il laboratorio prevede una lettura finale in libreria, aperta al pubblico

QUANDO: Cinque martedì sera, dalle ore 20.00 alle ore 22.00: 24 febbraio, 03, 10, 17, 24 marzo 2015,  più una lettura finale aperta al pubblico in data da definirsi.

DOVE: Presso la Libreria Ubik Irnerio, via Irnerio 27, Bologna.
INFO E ISCRIZIONI: Libreria Ubik Irnerio 051.251050 ­ bologna@ubiklibri.it
Maurizio  Cardillo 328.9383778   mauriziocardillo@libero.it


Attenzione: Per poter lavorare agevolmente è necessario che tutti i partecipanti siano dotati dello stesso testo;  è quindi indispensabile possedere l'edizione Mondadori di Foglie d'erba, con traduzione di  Giuseppe Conte.
E' possibile iscriversi entro sabato 21 febbraio.





MAURIZIO CARDILLO, attore, autore e formatore, ha lavorato con Teatro dell'Elfo di Milano, Teatro Stabile di Bologna, Teatri di Vita di Bologna, Teatro Stabile di Bolzano, Renato Carpentieri, Gigi Dall'Aglio, Luigi Gozzi e molti altri. Dal 2007 collabora stabilmente con la Compagnia Le Belle Bandiere di Elena Bucci e Marco Sgrosso. Ha legato la sua presenza sulla scena all'attraversamento ed al superamento dei generi e delle etichette teatrali, lavorando al fianco di nomi molto popolari dello spettacolo italiano (uno tra tutti: Ave Ninchi), così come con  importanti colleghi della sua generazione impegnati in un percorso di ricerca e sperimentazione: Francesca Mazza, Angela Malfitano, Marinella Manicardi, Bruno Stori, Anna Amadori, Marco Cavicchioli.  La Compagnia Cardillo/Pagotto, da lui  fondata nel 2007 continua  nella stagione 2014/15  la collaborazione con ERT Emilia Romagna Teatro, con uno spettacolo sul tema del nulla: Fior di Nulla, cabaret filosofico. Ha di recente portato in scena, con il musicista David Sarnelli,  "Io canto il corpo elettrico", recital per voce e fisarmonica della poesia di Whitman. Da molti anni dedica  una parte del suo percorso alla formazione, sia nel campo della lettura ad alta voce che in quello dell'alfabetizzazione e della ricerca teatrale.

"PODEMOS. La sinistra spagnola oltre la sinistra" di Matteo Pucciarelli e Giacomo Russo Spena

LUNEDI' 16 FEBBRAIO ore 20,00

presentazione di
"PODEMOS. La sinistra spagnola oltre la sinistra"
di Matteo Pucciarelli e Giacomo Russo Spena
(Edizioni Alegre)
intervengono:
MATTEO PUCCIARELLI - coautore del libro
SANDRO MEZZADRA - docente di Filosofia Politica presso l'Università di Bologna
LORENZO ZAMPONI - ACT, agire, costruire, trasformare

modera MARCO TROTTA

All'inizio dell'incontro verrà proiettato un breve contributo video di PABLO IGLESIAS, leader di Podemos.

È stata la sorpresa delle ultime elezioni europee in Spagna e i sondaggi la proiettano oltre il 25%, prima forza politica del paese.
Una esplosione che ha visto i suoi iscritti online arrivare in pochi mesi quasi a 300 mila.
In Italia sono definiti "i grillini spagnoli". Se le somiglianze sono innegabili, le differenze però sono di più. Podemos nasce dalla rivolta contro la "casta", ma soprattutto dall'onda lunga del movimento degli indignados. Il suo gruppo dirigente proviene per formazione e cultura dal variegato mondo della sinistra radicale, e in Europa ha deciso di stare con il gruppo di Alexis Tsipras, di cui condividono il programma anti-austerity.
Ma preferiscono presentarsi come "né di destra né di sinistra", privilegiando la metafora del "basso contro l'alto", del 99% contro l'1%. Nei circoli di Podemos non si trovano i poster di Che Guevara o del subcomandante Marcos ma solo manifesti viola, il colore della ribellione, con sopra un cerchio bianco a raffigurare il potere decisionale diffuso.
«Di "unire la sinistra" non me ne importa nulla», ripete spesso il leader del movimento Pablo Iglesias, «noi siamo per l'unità popolare».
Di fronte alla sconfitta storica della sinistra, preferiscono ripartire da zero. In un intreccio ideologico che tiene insieme Antonio Gramsci e il teorico populista Ernesto Laclau, le forme più classiche e assembleari dei movimenti con la centralità della rete, l'idea della democrazia diretta con un leaderismo molto forte. Iglesias, "el coleta", è un personaggio politico anomalo, con aspetti affascinanti e contraddizioni evidenti, e fa paura all'establishment finanziario. Un fenomeno che non mancherà di esercitare un forte impatto sul dibattito della sinistra ma anche sui destini dell'Unione europea.

«La politica è desiderio. Fare politica nel XXI secolo è capire le condizioni di sfruttamento dell'operaio cinese, la negazione del diritto allo studio della studentessa spagnola, i problemi di salubrità nelle favelas di Rio di Janeiro, la precarietà del ricercatore italiano o la rabbia del gay russo. La politica è desiderare di essere la parte che crea un altro mondo».

Matteo Pucciarelli, giornalista di Repubblica e collaboratore di Micromega, è autore dei libri "Gli ultimi mohicani. Una storia di Democrazia proletaria" (Alegre 2011), "L'armata di Grillo. Radiografia del movimento Cinque stelle" (Alegre 2012) e insieme a Giacomo Russo Spena di "Tsipras chi? Il leader greco che vuole rifare l¹Europa" (Alegre 2014).


GIULIO DI LUZIO presenta "NON SI FITTA AD EXTRACOMUNITARI"

SABATO 14 FEBBRAIO ore 17,00

GIULIO DI LUZIO
presenta
"NON SI FITTA AD EXTRACOMUNITARI"
(Editori internazionali Riuniti)
interviene ANTAR MOAMED

Dov'è finita la storia dell'Italia come Paese mite e accogliente?
Intorno a questo interrogativo l'Autore raccoglie l'intera vicenda immigratoria italiana, dimostrando l'inconsistenza di aggettivi benevoli, storicamente contraddetti per lo meno dagli ultimi trent'anni.
Il salto di paradigma da Paese di emigranti e terra di approdo rappresenta la declinazione, che ha messo a nudo fino ai giorni nostri una cultura etnocentrica ed un grumo di pregiudizi e stereotipi molto radicati nel tessuto sociale.

Di Luzio ripercorre con leggerezza il fenomeno, che già sul finire degli anni Settanta vede avviare un processo a tutt'oggi ininterrotto,  opera una ricostruzione organica sui processi migratori, che hanno investito l'Italia da decenni come area di approdo, invertendo il collaudato copione di Paese di santi, eroi, navigatori e, appunto, migranti .
Dalla fase dell'indifferenza e della curiosità (Anni Settanta) al decennio delle buone intenzioni (Anni Ottanta), è andata poi affermandosi una lettura dell'immigrazione schiacciata sull'emergenza e sulle corde dell'ordine pubblico.
La legislazione italiana ha risposto fin dall'inizio con norme discriminatorie poco attente ai diritti civili, dalla prima legge del 1986 alla Legge Martelli del 1990. Per poi giungere ad una fase di inasprimento con l'istituzione dei Centri di Permanenza Temporanea della "Turco-Napolitano" all'interno dalla stagione proibizionista della Tolleranza Zero. Infine la successiva "Bossi-Fini", che ha mostrato la sua autentica anima segregazionista e punitiva.

Il "Pacchetto-sicurezza" del 2009 segna l'impennata di una visione reclusiva e poliziesca del fenomeno immigratorio: C.I.E, "Sindaci-sceriffo" e ronde razziste inquinano la penisola da nord a sud.
Quel Paese mite e accogliente è ormai solo una favola. Il ruolo egemone della politica nel disegnare scenari apocalittici ed emergenziali, insieme a quello dei media con narrative pubbliche che ripropongono con ossessione il frame dell'invasione, finiscono senza concessioni sotto la lente di ingrandimento dell'Autore. Che si spinge a delineare una vera e propria stagione di criminalizzazione dei migranti, spesso dimenticando il Dna italiano come popolo che ha lasciato in ogni angolo del pianeta le sofferenze esistenziali di intere generazioni.

Giulio Di Luzio è nato e vive in Puglia. E' stato antimilitarista e obiettore di coscienza. Ha iniziato a scrivere nel 1994 sul quotidiano lombardo Bergamo-Oggi durante una supplenza scolastica. Dall'estate di quell'anno passa a fare il cronista dalla Puglia per Il manifesto. Siccessivamente collaborerà a La Repubblica e, per un periodo più ampio, a Liberazione. Nel 2012 ha scritto sulle pagine culturali de Il Corriere del Mezzogiorno di Bari. Dopo quasi vent'anni di precariato nel mondo dell'informazione ha deciso di uscirne, per affidare solo ai libri il suo pensiero. Ha già pubblicato " I fantasmi dell'Enichem" (2003), "A un passo dal sogno" (2006), "Il disubbidiente" (2008), "Brutti, sporchi e cattivi" (2011), "Clandestini" (2013)-Menzione Speciale Premio Giorgetti.

CRISTIANA LAURO presenta "DELIRIUM TREMENS. APPUNTI DI UNA WINE KILLER"

MARTEDI' 10 FEBBRAIO ore 18,00

CRISTIANA LAURO
presenta
"DELIRIUM TREMENS. APPUNTI DI UNA WINE KILLER"
(edizioni Estemporanee)
interviene ALESSANDRO BERSELLI

Delirium tremens parla di persone e personaggi, dalla sora Franca del terzo piano che riprende le ricette di Antonella Clerici e spende un patrimonio al supermercato al critico di fama che ficca il naso tre volte nel piatto e annoia tutti con le sue noiose citazioni.
Ciò che muove l'autrice, oltre al sano gusto per la battuta, è la consapevolezza che il racconto attuale sull'enogastronomia non trovi un equilibrio fra il trash televisivo e l'autocitazione che esclude.
Lauro ci racconta un mondo enogastronomico che invece include, avvicina e diverte molto.

Cristiana Lauro, bolognese, dopo aver calcato le scene italiane con le più importanti commedie di Garinei, Giovannini e Fiastri, si è dedicata alla sua più grande passione, il vino, diventando una delle più influenti opinion leader italiane e blogger di fama. Scrive regolarmente per alcuni blog fra i più letti sia in Italia che all'estero. Corteggiata dalla televisione, è consulente di successo in Italia, Cina, Russia e Medio Oriente, per importanti marchi di vino italiano.

"Sono una bolognese gaudente, edonista, irriverente, tendenzialmente solitaria, che ama sedere sola al ristorante, accompagnata da una buona bottiglia di vino che di solito finisce. Ho una spiccata curiosità per i comportamenti altrui e siedo a tavola solo per mangiare, bere e farmi gli affari degli altri. Lavoro da anni nel mondo dell'enogastronomia, ma non mi occupo di critica e, soprattutto, non sono un'intellettuale. Il vino mi aiuta a parlare di vino. Per il resto sono solo una cliente, una bevitrice seriale."



TERESA ENRICA MESSANA presenta "RITROVIAMO LE PAROLE. CINQUANTA HAIKU"

MARTEDI' 3 FEBBRAIO ore 18,00

TERESA ENRICA MESSANA
presenta
"RITROVIAMO LE PAROLE. CINQUANTA HAIKU"
(edizioni Simposium)
interviene il poeta GIANCARLO SISSA
letture di ANNA PAOLA CARRINO


Lo haiku è un componimento poetico nato in Giappone nel XVII secolo;  è composto da tre versi, il primo di cinque sillabe, il secondo di sette ed il terzo di cinque, per un totale di diciassette.
Nell'haiku canonico il poeta fissa uno stato d'animo attraverso le immagini della natura che lo circonda. E' una forma espressiva apparentemente semplice, che richiede però molto lavoro per raggiungere la sintesi, l'equilibrio e l'efficacia che la contraddistingue.

"Un filo d'erba non conosce parole nel vento amato"

Teresa Enrica Messana lavora a Bologna come bibliotecaria.
Scrive parole, haiku, poesie, favole per dar spazio e memoria agli accadimenti degli esseri umani.