SIMONA CASTIGLIONE presenta "L'ETA' DEL FERRO"

Giovedì 1 giugno alle 18,00
SIMONA CASTIGLIONE
presenta
"L'ETA' DEL FERRO"
(Morellini editore)

interviene GIANLUCA MOROZZI

Giovedì vi invitiamo a scoprire una nuova voce della narrativa italiana, quella di Simona Castiglione, che ci propone un romanzo di denuncia sociale ed esistenziale, ricolmo d’intrighi misteriosi e permeato dalle melodie dei Doors e dei Led Zeppelin.
Barbara e Lucrezia, due adolescenti profondamente legate negli anni del liceo, si ritrovano a Bari ormai adulte, in occasione della messa di suffragio per Mariarosa, amica di entrambe, morta di overdose venticinque anni prima. Il casuale ritrovamento del diario di Mariarosa e il dubbio che un mistero si nasconda dietro la morte dell’amica portano Lucrezia e Barbara a ripercorrere, attraverso le pagine del diario e i propri ricordi, le tappe di una crescita fatta di situazioni familiari difficili, vissuti dolorosi condivisi e comuni trasgressioni fino all’ingresso nell’età adulta.
In maniera palpitante e a ritmo serrato, su due piani temporali che si alternano, attrav erso le parole e i pensieri delle tre ragazze e delle due donne, il lettore viene sempre più coinvolto in una storia di ambienti sordidi, emozioni forti, ma anche di grande amicizia, con la consapevolezza che il percorso verso l'età adulta non può mai dirsi veramente compiuto.

Simona Castiglione, nata a Catania, vive a Padova. Insegna lettere e scrittura creativa. Nel 2010 ha esordito con la raccolta di racconti La mente e le rose (Transeuropa); da allora ha pubblicato diversi racconti per antologie e il romanzo Sottobosco per Ratio et Revelatio (2014), uscito anche in traduzione rumena. Collabora inoltre con numerose riviste, giornali e blog letterari

FILIPPO SCOZZARI presenta "PRIMA PAGARE POI RICORDARE"

Mercoledì 31 maggio alle 18,00

FILIPPO SCOZZARI
presenta
"PRIMA PAGARE POI RICORDARE"
(Fandango libri)

interviene GIORGIO LAVAGNA

Mercoledì un ritorno in libreria di quelli da non perdere: Filippo Scozzari, con la nuova edizione di "Prima pagare, poi ricordare" appena ripubblicata da Fandango.

A 40 anni dai rivoluzionari giorni del '77 bolognese e a 20 anni dalla prima gloriosa uscita, Fandango Libri pubblica una nuovissima versione dei due libri autobiografici scritti da un'icona del fumetto italiano. Questa edizione riunisce due diseducativi diari scozzareschi, "Memorie dell'arte bimba" e "Prima Pagare Poi Ricordare", a comporre un divertito e rabbioso mosaico.

Il narratore è uno dei protagonisti della grande stagione che diede vita al nuovo fumetto italiano, alla nuova satira politica, a una nuova informazione, a nuove esperienze creatrici. Successi, sconfitte, assalti e tradimenti, figurine, stupidi dinosauri, comprimari decerebrati, un'Italietta. E naturalmente loro, i Padri Fondatori Mattioli, Pazienza, Tamburini, Scòzzari, Liberatore, Sparagna, immersi nell'aceto di quella fine di secolo: Vincino, Bonito Oliva, Schifano, del Buono, Radio Alice, il muvmànt del '77, il Pci, Zangheri, questurini, Fellini, Roma, Bologna, Frank Zappa, l'eroina, Piazza Maggiore. La lista è infinita. Ce n'è per tutti. Aneddoti, risate e rasoiate che torneranno a far discutere.

Filippo Scòzzari ripercorre gli anni dell'infanzia, la piccola Bologna del dopoguerra, gli anni 50, gli anni 60, tenero e stupefatto esploratore di un'Italia che cresce assieme a lui. In un'ideale "Prima Puntata", che termina esattamente dove iniziava il for tunato "Prima Pagare, Poi Ricordare", Scòzzari indaga, sbrana e resuscita i punti nodali della propria educazione: la scuola, la famiglia, la passione per il disegno, la mania dei fumetti, la realtà italiana, ma anche gli interrogativi feroci di un Bimbo che, in eterno duello col Babbo Mannaro, avverte in sé i primi pungoli di quella follia creativa che, zappata a sconfitte e concimata a scoperte, lo trasformerà in uno degli autori simbolo dell'ultimo scorcio del 900.

Giorgio Lavagna, del gruppo musicale Gaznevada, partecipò alle attività della Traumfabrik, quella sorta di factory artistico-multimediale ante litteram che ebbe base a Bologna alla fine degli anni Settanta, in via Clavature, 20.
Qui Lavagna conobbe Scozzari, Andrea Pazienza e Giampietro Huber, con il quale fondò gli Stupid Set, forse il primo gruppo di musica elettronica in Italia.
Alla fine degli anni '80 abbandona il mondo della musica per de dicarsi ai fumetti.

GIANLUCA CRISTOFORETTI e GIANNI LODI presentano "H2H. HUMAN REVOLUTION"

Martedì 30 maggio alle 18,00

GIANLUCA CRISTOFORETTI e GIANNI LODI
presentano
"H2H. HUMAN REVOLUTION"
(Imprimatur edizioni)

intervengono:
VALENTINA ORIOLI (Assessore all'Urbanistica e all'Ambiente del Comune di Bologna)
LUIGI NARDACCHIONE (co-fondatore Social Street International)

modera FERNANDO PELLERANO, giornalista del Corriere di Bologna

Martedì ci viene proposto da GIANLUCA CRISTOFORETTI e GIANNI LODI un tema davvero interessante e forse necessario, ricordandoci che l'uomo è e resta un "animale sociale", qualunque rivoluzione si appresti a vivere.
Immersi nelle varie rivoluzioni in corso, quella industriale (Industry 4.0 e 5.0), quella digitale, quella della comunicazione, quella economico-finanziaria, l’unica rivoluzione che può dare un senso a tutte le altre è la “Human Revolution”, perché tutto nasce dalle relazioni tra esseri umani (Human to Human) e qualsiasi trasformazione che non pone al centro il nostro benessere, diventa priva di significato.

"Caro lettore, pensa per un attimo alla giornata che ti appresti a vivere nel prossimo futuro, alle tue sempre meno rassicurant i abitudini, al tuo lavoro, più o meno flessibile, alle quotidiane azioni che “naturalmente” scandiscono le tue ore. Bene, ora pensa che tutto ciò potrebbe essere già il passato. E che qualcun altro sta dando forma al tuo futuro, senza chiederti il permesso. Destabilizzante, vero?"

Sul web è virale la battuta per cui Usain Bolt sarebbe talmente veloce che tagliando il traguardo e volgendo lo sguardo dietro di sé sarebbe in grado di vedere il nostro futuro. Chiediamo a lui lumi sulla nostra prospettiva di vita, o proviamo ad attrezzarci per costruircela senza il rischio di perdere l’orientamento? Questo libro vuole anche essere una “cassetta degli attrezzi” da usare per cominciare a renderci più consapevoli della società in cui viviamo e per realizzare con maggiore fiducia il progetto di vita che ciascuno di noi ritiene più opportuno, ricordandoci che le sfide non si vincono mai da soli, ma sempre insieme alla “giusta compagnia” (Human to Human).

Gianluca Cristoforetti, architetto, svolge attività di pianificazione per le pubbliche amministrazioni. È responsabile del progetto nazionale Mappe d’Italia dell’Istituto Nazionale di Urbanistica (smart city e smart community), in questo contesto approfondisce il tema delle smart cities e del rapporto tra ICT, comunità, pianificazione e social innovation. Svolge inoltre attività di consulenza per aziende italiane e multinazionali, sia per progetti di mercato che di ricerca e sviluppo. È coordinatore scientifico del centro MD | Next City Lab – smart & ethic presso DA dell’Ateneo di Ferrara. Tra le pubblicazioni più recenti New Community Towns, Rigenerazione Democratica e Smart Cities and Community Based Planning. È co-fondatore di EI4smart.

Gianni Lodi, laureato in Ingegneria meccanica, è co-fondatore di EI4SMART (progettazione e startup di Smart Communities), inoltre è associate partner di Duke & Kay (Transition Management). Per più di trent’anni ha gestito varie aziende, in Italia e all’estero, prevalentemente nei settori industriale e dei servizi ICT, ricoprendo diversi ruoli apicali, da responsabile di funzione a direttore generale e amministratore delegato.

RAUL MONTANARI presenta il romanzo "SEMPRE PIU' VICINO"

Sabato 27 maggio alle 17,00

RAUL MONTANARI
presenta il romanzo
"SEMPRE PIU' VICINO"
(Baldini & Castoldi editore)

interviene lo scrittore
ROMANO DE MARCO

Sabato pomeriggio un incontro da non perdere per i lettori di giallo e noir: Raul Montanari intervistato da Romano De Marco!
Parleranno in particolare del più recente giallo pubblicato da Raul Montanari, "Sempre più vicino", ambientato a Milano nel 2014.

Valerio ha ventisette anni e una vita vuota. Abita in un monolocale su cui aleggia la presenza del precedente proprietario, suo zio Willy, morto in odore di satanismo, che si dice avesse accumulato un tesoro mai ritrovato. Per guadagnare qualcosa, Valerio affitta l’appartamento per brevi periodi e va a dormire da un amico. Ha però un vizio: entrare in casa di nascosto dai suoi ospiti, per curiosare fra i loro oggetti e immergersi con la fantasia in esistenze diverse dalla sua. Una di loro, l’enigmatica Viola, lo colpisce al cuore. Fra i due sembra nascere qualcosa, ma Viola scompare e un detective privato che lavora per suo marito rivela a Valerio la verità: la donna è in fuga e forse il s uo passaggio da quella casa non è stato casuale.
Che c’entri in qualche modo la leggenda del tesoro dello zio Willy? Valerio e il detective si alleano per cercare Viola insieme, ed è l’inizio di un viaggio che dalle ombre che circondano la casa milanese trova il suo drammatico finale in una palude del Rio delle Amazzoni. Finché, fra scoperte dolorose e squarci di inattesa felicità, la vita di Valerio cambierà per sempre. Un libro dove i fondamenti della narrazione romanzesca (il denaro, l’amore, l’avventura, il mistero, la comicità) catturano il lettore e si fondono nel ritratto di un personaggio vero e tenerissimo. E di una generazione derubata del proprio futuro e costretta a inventarsi il presente ogni giorno, con rabbia ma anche con ironia.

Hanno detto di lui:
“Montanari ha una grande capacità di raccontare storie mescolando i registri in maniera credibile. La sua mano è leggera e pr ecisa nell’alternare la commedia, il grottesco, l’elegiaco riuscendo a scattare una fotografia generazionale senza cascami sociologici. Le pagine corrono veloci…”
(Cristina Taglietti, “La lettura”).
“Uno specialista nel creare trame al calor bianco senza versare una goccia di sangue”
(Brunella Schisa, “Repubblica”).

MATTEO ABBATE presenta "DUE CALZINI BLU"

Venerdì 26 MAGGIO ALLE 9,30

MATTEO ABBATE
presenta
"DUE CALZINI BLU"
(edizioni euno)

intervengono i ragazzi della scuola primaria Casaralta Succursale
Venerdì mattina, per gli alunni di due classi della scuola primaria Casaralta Succursale, ma anche per chi vorrà esserci, un incontro con Matteo Abbate, che ci presenta il suo libro per ragazzi "Due Calzini Blu", una raccolta di brevi racconti pensati per chi si sta avvi cinando al mondo della lettura e alla sua magia.

Insieme all'autore conosceremo i fantastici luoghi dove vivono Gianni il Pilota e il suo incubo Arnoldo, Pina Biondina e la Felicità, Giusi la ragnetta d'argento e due strani calzini col Blu parlante!

Il Progetto Lettura “Due Calzini Blu” nasce con l’obiettivo di dialogare con i bambini delle scuole primarie attraverso il linguaggio della fiaba. La lettura e il racconto della fiaba è un momento giocoso e gioioso, in cui il bambino riesce a trovare percorsi narrativi propri, liberi da schematismi che ne impediscano la crescita creativa.
Un viaggio appassionante attraverso le varie sfumature dell’esistenza, con situazioni e personaggi grotteschi, divertenti e surreali, reso ancora più entusiasmante dal linguaggio del Clown, che Matteo Abbate padroneggia con naturale disinvoltura, con spontanea allegria e sincera voglia di essere bambino tra i bambini.

GIULIANO BENINCASA presenta "QUI LA MAFIA NON ESISTE. Dalla genesi della criminalità romana all'inchiesta Mafia Capitale"

Martedì 23 maggio alle 18,00

GIULIANO BENINCASA
presenta
"QUI LA MAFIA NON ESISTE.
Dalla genesi della criminalità romana all'inchiesta Mafia Capitale"

(Castelvecchi editore)

intervengono:
ANDREA SPERANZONI,
avvocato
STEFANIA PELLEGRINI,
docente Unibo di "Mafie e Antimafie"

Martedì pomeriggio un utile aggiornamento sulle nuove Mafie, grazie al saggio di Giuliano Benincasa e ai suoi inte rlocutori.
Mafia Capitale ha dato vita a un nuovo sistema criminale, un modello ibrido in grado di muoversi tra la semplice delinquenza di strada e la Mafia dei colletti bianchi, tra l’intelligenza del disegno politico e il puro crimine organizzato, e di tessere le sue trame sulle ambiguità della realtà romana. È una Mafia nuova nata da una Mafia antica, ignorata nelle sue reali potenzialità, né altolocata né banditesca, simile a un “fiume carsico, che origina nella terra di mezzo, luogo nel quale costruisce la sua ragion d’essere e dal quale trae la sua forza, che emerge in larghi tratti del mondo di sopra, inquinandolo, per poi reimmergersi…”.

In questo libro Giuliano Benincasa ci offre un’approfondita analisi storica e sociologica sull’evoluzione dei sistemi criminali nella capitale: uno studio sulle origini, sulle peculiarità, sulla natura polimorfa del sistema mafioso romano.

GIULIANO BENINCASA, laureato in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Bologna, attento studioso dei sistemi criminali, attualmente è portavoce dell’associazione bolognese Ombre sulla Repubblica.
Con lui interverranno l'avvocato Andrea Speranzoni, che si è occupato di processi relativi all'eversione di destra in Italia e di reati di terrorismo, e Stefania Pellegrini, che ha attivato presso l'Università di Bologna il primo corso di "Mafie e Antimafie" in una Scuola di Giurisprudenza e da quattro anni dirige il Master di II livello in "Gestione e riutilizzo dei beni e aziende confisacti alle Mafie Pio La Torre".

LUIGIA PANTALEA ROVITO presenta "VITA DI MIRANDA" ROBERTA DIECI presenta "I SOGNI NON FANNO RUMORE" CHIMENA PALMIERI presenta "RAVAL"

Sabato 20 maggio alle 17,00

LUIGIA PANTALEA ROVITO

presenta "VITA DI MIRANDA"
ROBERTA DIECI
presenta "I SOGNI NON FANNO RUMORE"
CHIMENA PALMIERI
presenta "RAVAL"
(tutto edito da Bookabook)

accompagnamento musicale del M° ENRICO CELESTINO, prima viola dell'Orchestra del Teatro Comunale di Bologna

Sabato, oltre che tre romanzi, presentiamo anche un progetto editoriale interessante, quello delle edizioni Bookabook. In casa editrice I manoscritti vengono selezionati e, se approvati, vanno incontro a una campagna di crowdfunding che dura sei mesi, durante la quale sono i lettori - attraverso la prenotazione del libro - a decidere se la pubblicazione avverr à, oppure no. Le campagne che si chiudono con successo, raggiungendo cioè l'importo necessario, prevedono poi un attento editing dell'opera, e tutte le operazioni grafiche. Se, al contrario, la campagna fallisce, vengono restituiti i soldi a chi aveva prenotato l'opera.
In brevissimo, si cerca di dare risalto alle opere di esordienti che si pensa valga la pena di pubblicare, senza chiedere un singolo euro agli autori.

Una breve descrizione dei tre romanzi proposti sabato:
Luigia Pantalea Rovito scrive, con "Vita di Miranda", un romanzo storico che prende le mosse ai primi del Novecento ma anche, come viene definito nella prefazione, un romanzo "emotivo".
È il 17 novembre del 1907, l’arrivo nel mondo della piccola Miranda è annunciato da una lettera di Cristina al suo fidanzato: “Quando la mamma è rincasata, solo un’ora fa, ci ha dato la notizia che si attendeva da tanto: i conti Vallardi Malaspi na sono stati allietati dalla nascita di una piccina… Post scriptum le hanno dato un nome ben strano, si chiamerà Miranda. La mamma sostiene significhi creatura da ammirare”.

Comincia così l’avventura di una bambina fortemente desiderata e molto amata. Intorno a lei ruoteranno personaggi diversi tra loro, alcuni appartenenti all’aristocrazia, altri al popolo. Da ognuno di essi, Miranda saprà distillare gli insegnamenti necessari allo sviluppo della sua personalità, la quale non tarda a rivelarsi determinata e per nulla disposta alla cieca obbedienza richiesta alle signorine del suo rango. Grazie anche al suo precettore, il Maestro Armando Sileni, liberale convinto, la ragazza riuscirà a esprimere la propria essenza anticonformista e, soprattutto, contraria agli obblighi dettati dal Fascismo. Lo scorrere degli eventi la vedrà, prima, spettatrice inorridita di crudeltà indicibili, poi, appassionata partec ipante alla lotta partigiana.

Così invece Roberta Dieci ci racconta la genesi del suo "I sogni non fanno rumore":
"L’idea prima del libro nasce grazie alle mie compagne di squadra e ad una serata un po’ malinconica in cui, per scherzo, ho deciso di mettere nero su bianco le nostre avventure sportive. Il nucleo iniziale si è poi via via arricchito ed è diventato una storia completamente diversa, che però racchiude tanti pezzetti di storie, alcune inventate, altre realmente accadute. Sono veri alcuni personaggi, sono vere le emozioni, sono veri i sogni, sono veri i ricordi.
In memoria di chi non può leggerlo, ma che può in qualche modo rivivere tra le sue pagine."

Ed ecco di cosa tratta "Raval" di Chimena Palmieri:
Può la bellezza trasformarsi in un dono malefico che rovina la vita a chi lo possiede?
Una breve sintesi:
I sogni, si sa, ogni tanto ti coinvolgono in un contropiede fulminante. Così Giulia, studentessa universitaria, si trova ad alternare tacco dodici e tacchetti da calcio in un turbine di vicende che la vedrà protagonista. Scoprirà che in amore, come sul campo da gioco, è meglio attaccare che difendere.
Raval è straniero. È diverso dagli altri ragazzi del suo paese. Lo è nel nome, nelle origini, nella lingua e nell’anima. Ed è bellissimo. Essere l’oggetto inconsapevole del desiderio delle donne del paese lo rende colpevole agli occhi dei suoi “amici”, che troveranno il modo di fargliela pagare.

Ester non è straniera, ma è comunque diversa dalle sue amiche. È intelligente, cresciuta in una realtà che le va presto stretta. E, anche se lo scoprirà nel peggiore dei modi, è bellissima. Esserne a conoscenza sarà un mezzo per farsi strada, esserlo davvero la farà finire vittima della peggiore in vidia, della solitudine e dell’emarginazione. Che succede a due anime annichilite se si trovano una di fronte all’altra?

LUCA MOZZACHIODI presenta la raccolta poetica "L'ARTE DELLA SCONFITTA"

Martedì 16 maggio alle 18,00

LUCA MOZZACHIODI
presenta la raccolta poetica
"L'ARTE DELLA SCONFITTA"
(Qudu libri)

intervengono
ALBERTO BERTONI, PATRIZIA DUGHERO e EDOARDO SALVIONI

Martedì la poesia di Luca Mozzachiodi.
Ecco come ci introduce lui stesso alla sua opera:
"Questi poemi sono dunque l’arte della sconfitta perché in questa scrittura fatta spesso di viaggi, di luoghi, di storia ho voluto ricostruire la nostra storia e la storia d ella nostra sconfitta, parlando dei luoghi nei quali ha preso forma, delle idee che l’hanno animata perché anche quello noi oggi siamo e conoscersi è il primo modo per sopravvivere, sono dunque un’arte nel senso classico,”

Emblematica la dedica del libro:
"Questa raccolta di poemi che vuole dare voce al nostro tempo esce nell'anno 2017, precisamente cento anni fa in un paese da allora non più lontano con le Rivoluzioni vittoriose in Russia si segnava una tappa, tanto fondamentale, quanto rinnegata, del progresso dell'umanità; molti di coloro che quella Rivoluzione fecero trionfare strada per strada e resero viva sostanza di quel racconto di speranza e di emancipazione di popoli e di uomini avevano vent'anni, oggi noi viviamo e cantiamo nel tempo anche della loro sconfitta, ma se davvero con questi poemi che danno voce ai loro tardivi coetanei e ne cantano gli anni ho eretto un monumento, allora è a chi in quel lont ano 1917 aveva vent'anni che questo monumento deve essere dedicato in ricordo."

Luca Mozzachiodi  nasce a Genova nel 1992; poeta e scrittore, ha diretto nel 2013 la rassegna di poesia giovanile a Bologna SpaziDiVersi; per il Collegio Superiore ha organizzato il ciclo di incontri Dialoghi al Collegio.
Ha collaborato alla realizzazione di spettacoli poetico musicali con conservatori e scuole di musica e tiene un blog di arte, letteratura e storia per il circolo del Manifesto di Bologna.
Per Qudulibri suoi testi sono presenti anche nelle antologie "Non ti curar di me se il cuor ti manca", 1 e 2

ALESSANDRO BERSELLI presenta "LE SIAMESI"

Sabato 13 maggio alle 17,30

ALESSANDRO BERSELLI
presenta
"LE SIAMESI"
(ELLIOT edizioni)

interviene GIANLUCA MOROZZI

Sabato celebriamo Il ritorno al giallo di Alessandro Berselli, un caro amico della nostra libreria.
Dopo una lunga parentesi in cui ha esplorato la sua vena ironica e dissacrante, torna alle atmosfere plumbee di "Non fare la cosa giusta", "Cattivo", "Io non sono come voi".
Con "Le siamesi" l'autore punta la sua penna affilata sui giovani e sul loro male di vivere.
Un incontro casuale, un sabato sera che diventa una sfida contro la morte. Non è la prima volta che Ludovica, troppo ricca, troppo annoiata, baratta la sua vita con il pericolo, rimanda al mittente, Dio o chi per lui, la sua giovinezza, chiedendo in cambio rischio, adrenalina, competizione. Una discesa nel baratro dei vuoti esistenziali di una generazione incapace di trovare punti di riferimento e ragioni di sopravvivenza, un tagliente noir minimalista nel quale il lettore è costretto a cambiare continuamente prospettiva, il lucido di ario di un fine settimana di follia dove nulla è quello che sembra. Ma anche una riflessione asettica sul male di vivere e uno spaccato dello spleen contemporaneo, una rassegnata testimonianza di una voce narrante che rifiuta il giudizio ma si limita a fotografare, con l'ausilio di una prosa spettrale, l'assenza di motivazioni che muovono l'umano agire.

Di lui ha scritto Matteo Strukul:
"Alessandro Berselli è un grande ribelle del noir italiano:
la sua è una scrittura colma di fascino e malia,
ammantata di lucida ombra e furia iconoclasta"

Umorista, scrittore, docente di tecniche della narrazione, inizia la sua attività negli anni novanta, collaborando con le riviste Comix e L’apodittico e il sito di satira on line Giuda, e partecipando al Maurizio Costanzo show.
Dal 2003 inizia una carriera parallela come romanziere noir.
Oltre alle raccolte di racconti Storie d’amore di morte e di follia (Arpanet, 2005 ) e Anni zero (Arpanet, 2012), nella sua bibliografia troviamo i romanzi Io non sono come voi (Pendragon, 2007), Cattivo (Perdisa Pop, 2009), Non fare la cosa giusta (Perdisa Pop, 2010), Il metodo Crudele

Presentazione dell'antologia "NOTTI OSCURE. Antologia di racconti thriller"

Venerdì 12 maggio alle 17,30

Presentazione dell'antologia "NOTTI OSCURE. Antologia di racconti thriller" 
(editore LA CORTE)
saranno presenti gli autori
GIANLUCA MOROZZI e FABIO MUNDADORI,

intervengono LEONARDO DI LASCIA e LAURA PIVA (thrillernord.it)
presenta GIUSY GIULIANINI.

Parte dei proventi del libro verranno devoluti all’associazione I Love Norcia, per aiutare le popolazioni colpite dal terremoto.
Venerdì un'antologia che è stata pensata, prima di tutto, per fornire un sostegno alle popolazioni colpite dall'ultimo terremoto in Centro Italia: grazie a tutti gli autori, a Leonardo Di Lascia, Thrillernord e al La Corte Editore parte dei proventi del libro verranno devoluti all’associazione I Love Norcia.

"Notti Oscure" è una raccolta di racconti curata da Leonardo Di Lascia della Thrillernord, che riunisce 17 maestri del brivido:
Francesca Bertuzzi, Romano De Marco, Matthias Graziani, Gianni La Corte, Antonio Lanzetta, Diana Lama, Diego Lama, Giorgia Lepore, J.P. Marshall, Gianluca Morozzi, Fabio Mundadori, Alessandra Pepino, Pierluigi Porazzi, Piergiorgio Pulixi, Tersite Rossi, Lorenzo Scano e Stefano Tura.

Le notti oscure sono più buie delle altre. Sono quelle che ti sorprendono all'improvviso, che diventano incubi.

DONATO UNGARO presenta "MIO ZIO DON CAMILLO, MIO NONNO PEPPONE... E LA STORIA RICOMINCIA. 18 racconti"

Mercoledì 10 maggio alle 18,00

DONATO UNGARO
presenta
"MIO ZIO DON CAMILLO, MIO NONNO PEPPONE... E LA STORIA RICOMINCIA.
18 racconti"

(Faust edizioni)

interviene il giornalista ANTONIO FARNE'
L'ingegner Bottazzi e la Cesira: un incontro, uno scontro.
E come poteva essere altrimenti?
Il nonno dell'ingegnere è l'ex sindaco comunista Peppone, lo zio della missionaria è il muscolare parroco Don Camillo. Così la storia ricomincia...
Perché la Bassa è, prima di tutto, un luogo dell'anima.

Mercoledì Donato Ungaro ci riporta dopo tanti anni nelle atmosfere che furono di Giovannino Guareschi e il suo sguardo apparentemente bonario.
Un giovane ingegnere, nato nella Bassa ed emigrato da bambino in Germania, viene richiamato in un paese in riva al Po dove esumeranno la salma del nonno. Una giovane suora laica, che da anni ha lasciato l'Italia, viene convocata dal municipio di quel paese per lo stesso motivo: l'esumazione della salma di uno zio prete. Quando i due eredi - l'ingegner Giuseppe Bottazzi e la Cesira - s'incontrano, iniziano a bisticciare per un malinteso. Volano parole grosse, e come poteva andare altrimenti? Il nonno dell'ingegnere è l'ex sindaco comunista "Peppone", lo zio della missionaria è il muscolare parroco Don Camillo. Così la storia ricomincia... Mezzo secolo dopo, in un borgo padano dove il tempo sembra essersi fermato, torneranno ad alternarsi odio e amore, battaglie e alleanze, auto d'epoca e biciclette, falci e campane.
Una storia in diciotto racconti che scorrono placidi ma temibili, come il Grande Fiume sotto la pancia di una barca, sfiorando anime nere o abbracciando temi di grande attualità: dall'integrazione multietnica al racket delle prostitute, dalle escavazioni abusive lungo il Po alla solidarietà bipartisan verso una bambina malata. Perché la Bassa è, prima di tutto, un luogo dell'anima.

Donato Ungaro è giornalista professionista dal 2005; tra le varie testate per cui ha collaborato ricordiamo la Gazzetta di Reggio e la Gazzetta di Parma e la redazione bolognese de l'Unità. In ambito televisivo ha realizzato numerosi servizi per il tg dell'emittente nazionale La7, ha collaborato con Le Iene di Italia Uno e con TvParma, TeleReggio, MantovaTv.
E' da sempre appassionato estimatore dell'opera e della vita di Guareschi.
Fu tra i primi a scoprire, nei primi anni Duemila, attraverso le sue inchieste giornalistiche, le infiltrazioni della malavita organizzata nella provincia reggiana, come è poi stato sancito dall' inchiesta Aemilia molti anni dopo.
Collabora anche, a titolo gratuito, con il giornale "Piazza Grande"

TITO BARBINI presenta "QUELL'IDEA CHE CI ERA SEMBRATA COSì BELLA. DA BERLINGUER A RENZI, IL LUNGO VIAGGIO"

Lunedì 8 maggio alle 18,00

TITO BARBINI
presenta
"QUELL'IDEA CHE CI ERA SEMBRATA COSì BELLA. DA BERLINGUER A RENZI, IL LUNGO VIAGGIO"

intervengono:
GESSICA ALLEGNI
(gruppo organizzativo nazionale di Articolo 1)
FAUSTO ANDERLINI
(scrittore e sociologo)
ANDREA DE MARIA
(parlamentare PD)


Un libro inconsueto, non un diario o un'autobiografia, anche se qui dentro c'è tutta una vita in cui molti potranno riconoscersi.
Piuttosto un viaggio a ritroso, dietro ai fallimenti e alle delusioni della grande utopia comunista. Ma anche dietro a quel patrimonio di idee e di sentimenti di quanti - e Tito Barbini tra loro - si sono spesi generosamente per un'idea che prometteva giustizia, eguaglianza, libertà.
Come in un romanzo, in queste pagine si intrecciano la Storia maggiore e quella minore. I grandi personaggi come Mitterrand, Berlinguer, Gorbaciov e le persone che solo gli affetti custodiscono nel ricordo, come il padre, operaio comunista.
I ricordi personali - dall'infanzia a Cortona al Sessantotto, dall'impegno nel Partito ad Arezzo al Comitato Centrale del PCI - e i grandi scenari nazionali o i misteri di Italia, a partire dalla Loggia P2 di Gelli.
"Quell'idea che ci era sembrata così bella" è una miniera di vicende e di ritratti in punta di penna, ripercorrendo cinquant'anni di vita politica e istituzionale nel filo di un racconto che mette testa e cuore.
Il viaggio più difficile e più emozionante di un uomo che non ha smesso di gonfiare le vele verso nuovi orizzonti.

Tito Barbini, classe 1945, sindaco di Cortona a 24 anni, poi presidente della Provincia di Arezzo, infine per 15 anni assessore regionale prima all’Urbanistica e poi all’Agricoltura, amico personale di François Mitterrand. Si mette dietro le spalle tutto questo e intraprende un viaggio lungo cento giorni, che lo porta dalla Patagonia all’Alaska. Cento giorni a piedi e in corriera, per bagaglio uno zaino.
Così un protagonista della politica italiana si lascia tutto alle spalle, per diventare viaggiatore e scrittore di viaggi.
Ora, con questo libro, intraprende un viaggio nella mempria e nella storia personale e italiana, per chiudere il cerchio.

CARMELO PECORA presenta la raccolta "TRE RAGAZZI IN CERCA DI AVVENTURE E SETTE RACCONTI"

Sabato 6 maggio alle 17,00
CARMELO PECORA
presenta la raccolta
"TRE RAGAZZI IN CERCA DI AVVENTURE E SETTE RACCONTI"
(Cartacanta edizioni)

interviene ANDREA COTTI
letture a cura di FRANESCA FANTINI

Sabato torna a trovarci Carmelo Pecora, scrittore siciliano ormai di casa nella nostra libreria.
Enna, centro della Sicilia, tre ragazzi di 12 anni hanno voglia di Libertà, e così decidono di intraprendere un viaggio che li possa portare lontano, magari in Am erica. Tra mille peripezie arriveranno a Palermo, il capoluogo, un posto mai visto e all’apparenza lontanissimo, ma il successivo passo sarà salire su una nave, per una avventura ancora più incredibile. Dopo molti anni, uno dei protagonisti, come Responsabile della Polizia Scientifica di Forlì si trova di fronte ad una situazione simile. Una ragazzina, per amore, ha abbandonato la sua famiglia e la sua Terra di Puglia, sola e indifesa. I ricordi, inevitabilmente, si faranno spazio durante le procedure di identificazione e tutto sembrerà tornare a quel lontano 1971. In calce alcuni dei migliori racconti dell’autore con in testa “Passeggiando sulla collina dei giusti” e “19 Luglio 1992”.

Carmelo Pecora (Enna, 1959) è un ex ispettore capo della Polizia scientifica. In ambito letterario ha al suo attivo diverse pubblicazioni tra cui: 9 maggio ’78 - Il Giorno che assassinarono Aldo Moro e Peppino Impastat o (Editrice Zona, 2007) che ha ricevuto il Premio speciale al concorso Com&Te e dal quale è stato tratto il reading teatrale L’Urlo di Maggio; Polvere negli occhi sulla strage alla stazione di Bologna (Editrice Zona, 2009), Ustica, confessioni di un angelo caduto (Editrice Zona, 2011) e Gli infedeli – storie e domande della Uno bianca (Editrice Zona 2014).“

IDRISS AMID presenta la raccolta poetica "MALINSONNIA"

Venerdì 5 maggio alle 18,00

IDRISS AMID
presenta la raccolta poetica
"MALINSONNIA"
(Libellula edizioni)

intervengono
ROSSELLA DI BERARDO, FULVIO PEZZAROSSA, PINA PICCOLO

Venerdì incontriamo la voce poetica di Idriss Amid.
"L’insonnia presuppone il non dormire, il vegliare, il vivere, ma se è malinsonnia è il “ male di vivere” di montaliana memoria. Amid in questa raccolta dal titolo così evocativo riunisce tutta la produzione poetica fin qui espressa, potremmo dire ch’è il suo romanzo di formazione in versi, intellettuale ed emotivo".
(Dalla postfazione di Gabriele Amadori)

IDRISS AMID è nato a Tetuan, in Marocco.
Dopo essersi laureato a Rabat ha proseguito gli studi in Italia, dove ha conseguito una laurea specialistica in Lingua e Cultura Italiana e, in seguito, un Dottorato di ricerca in Culture Letterarie, Filologiche e Storiche, presso l'Università di Bologna.
Alcune sue poesie e racconti sono usciti all'interno di antologie cartacee e online.

FRANCESCO ALOE presenta il romanzo "L'ULTIMA BAMBINA D'EUROPA"

Mercoledì 3 Maggio alle 18,00

FRANCESCO ALOE 
presenta il romanzo
"L'ULTIMA BAMBINA D'EUROPA"
(Alter Ego edizioni)

interviene PAOLA SCROLAVEZZA

Mercoledì ritroviamo Francesco Aloe, che aveva esordito proprio nella nostra libreria nel 2008, ed è un piacere vedere che ha mantenuto un piede ben saldo nel m ondo della letteratura. "L'ultima bambina d'Europa" rovescia la prospettiva delle migrazioni, ipotizzando che, in un prossimo futuro, siano gli Europei a trovarsi nella condizione di emigrare in Africa...
Nel romanzo, un terribile quanto improvviso cambiamento climatico ha reso invivibile la maggior parte delle terre emerse. Il freddo e la neve hanno preso il sopravvento in tutta l’Europa e i pochi esseri umani rimasti, per lo più uomini adulti, lottano per la sopravvivenza, tra insidie ambientali e pattuglie militari senza scrupoli intenzionate a evitare l’emigrazione di massa verso l’Africa, una terra lontana ma che sembra immune alla dilagante disgrazia.
Con un vero e proprio omaggio letterario allo straordinario romanzo "La strada" di Cormac McCarthy, Francesco Aloe immagina il cammino di una famiglia su una via lunga e piena di insidie. La strada in questo romanzo è percorsa da un uomo, una donna incinta e una bambina. A unirli e tenerli in vita, non sono solo il poco cibo e qualche coperta, ma il desiderio profondo di raggiungere incolumi la terra “dove ancora vivono gli uccelli” e ricominciare, da lì, un nuovo percorso di vita, lontano dalle violenze e dalle atrocità a cui hanno assistito durante il loro lungo viaggio.

FRANCESCO ALOE è è studioso di letterature moderne e autore di romanzi.
Nel 2008 pubblica "Vertigine", il suo primo thriller. Nel 2011 esce, "Il vento porta farfalle o neve", pubblicato da Edizioni Ambiente nella collana VerdeNero Noir: un romanzo d'inchiesta che prende le mosse dai fatti che determinarono la tragedia del Moby Prince.
E' direttore editoriale della collana Versante Est per la casa editrice Delos Digital.

"MANDALA. LA DIMENSIONE DELL'ORIGINE" a cura di DARYA TSAPTSYNA

 Martedì 2 maggio alle 18,00

"MANDALA. LA DIMENSIONE DELL'ORIGINE"
a cura di DARYA TSAPTSYNA,
operatrice dell'APS Trees di Bologna

Martedì un incontro per approfondire la tecnica ed il significato dei mandala. In questi ultimi tempi c'è stata una vera e propria esplosione di libri che propongono il disegno attraverso i Mandala, un simbolo spirituale e rituale che rappresenta l’universo.
Ma cosa sono, in origine, i Mandala?
Non solo una forma d’arte, i mandala sono usati in numerose tradizioni spirituali, ma soprattutto nell’Induismo e nel Buddismo, per focalizzare l’attenzione, per definire uno spazio sacro e per aiutare la meditazione.
Nel buddhismo tibetano i mandala vengono disegnati con sabbie colorate e poi distrutti, a simboleggiare l’impermanenza del mondo materiale. Il mandala di sabbia rappresenta il nostro potere di acquisire conoscenza e saggezza, per combattere la negatività, l’odio, la rabbia e la violenza
Oggi il termine mandala è molto conosciuto anche in Occidente ed è entrato nell’uso comune per indicare motivi geometrici, diagrammi e disegni circolari che rappresentano simbolicamente un microcosmo dell’universo, usati in vari ambiti (dalle pratiche spirituali alla psicologia) per ritrovare calma, equilibrio, pace e aumentare la consapevolezza di sé.

DARYA TSAPTSYNA, nel corso dell'incontro, illustrerà perchè scegliere i mandala, che benefici si possono ottenere a ttraverso il mandala, illustrando anche alcune tecniche di disegno, anche attraverso il proprio percorso formativo.
Verrà inoltre proposta una bibliografia di testi che possano fornire un supporto teorico alla pratica proposta.

Darya Tsaptsyna è operatrice dell'APS Trees di Bologna; è pittrice laureata in Belle Arti in Russia, ed è facilitatrice del Mandala dal 2010.
Nel 2012 Darya riceve l'attivazione del corpo di luce Merkabah direttamente con Drunvalo Melchizedek; dal 2015 segue la formazione secondo il metodo di pittura di Rudolf Steiner.
Il suo proposito è riconnettersi con il Sé Divino disegnando Luce per superare l'illusione di separazione e per integrare l'intelligenza, la volontà e il sentimento nell'armonioso concerto dell'Anima.