Paura sotto la pelle - Evento alla Salaborsa

Venerdì 1 dicembre e sabato 2 dicembre
vi invitiamo a partecipare a una iniziativa che si terrà in Biblioteca Salaborsa nell'auditorium Biagi: noi saremo lì curando la vendita dei libri degli autori presenti.

Paura sotto la pelle è Il primo evento bolognese sulla paura: come si coniuga, in parole e immagini, e come si trasmette dalle parole alle immagini. Tra narrativa, fumetti, fiction e cinema.
Alcuni tra i più noti scrittori, sceneggiatori, registi e critici cinematografici di settore analizzeranno il processo di generazione della paura, nel lettore e nello spettatore.
L’evento nasce da un’idea di Giusy Giulianini, sviluppata poi in progetto con lo scrittore-sceneggiatore Diego Collaveri, il critico cinematografico Giovanni Modica e lo scrittore e appassionato cinefilo Fabio Mundadori, che a questo fine hanno dato vita al LABORATORIO DELLA CONTROREALTA’.

Il pomeriggio dell’1 dicembre sarà articolato in tre sessioni - La paura attraverso le parole, La sceneggiatura come scrittura di frontiera tra parole e immagini, La paura nel fumetto, che coniuga parole e immagini – durante le quali interverranno in qualità di relatori: Angela Capobianchi (La paura nel giallo contemporaneo di gusto classico), Andrea Carlo Cappi (La paura tra avventura e spionaggio), Roberto Carboni (Il noir come romanzo sociale), Piera Carlomagno (La cronaca nera come ispirazione della narrativa), Patrizia Debicke (Il giallo di gusto storico), Romano De Marco (La paura metropolitana), Enrico Luceri (La paura nel giallo classico), Luca Martinelli (Sherlock Holmes, un mito che non tramonta), Paolo Roversi (Un editore tra le infinite sfumature della paura); Gianluca Morozzi (Il rapporto tra parole e immagini nel fumetto della paura), Claudio Chiaverotti (Il fascino della paur a negli eroi dei fumetti, da Morgan Lost a Dylan Dog); Biagio Proietti (La sceneggiatura originale o l’adattamento da romanzo nella grande stagione degli sceneggiati televisivi). Opinionisti speciali delle tre sessioni saranno il Prof Luigi Weber, docente universitario di Letteratura contemporanea, la scrittrice e opinionista televisiva Maria Silvia Avanzato, oltre agli scrittori Fabio Mundadori e Diego Collaveri e al critico cinematografico Giovanni Modica.

Il pomeriggio del 2 dicembre sarà dedicato alla sessione La paura attraverso le immagini, durante la quale interverranno in qualità di relatori: Erica Arosio e Alessandro Berselli (Il cinema come fonte d’ispirazione per la narrativa), Giuseppe Cozzolino (La scrittura cinematografica nell’esperienza di Noir factory), Roberto D’Antona (Il nuovo gusto dell’horror), Pupi e Antonio Avati (Gli strumenti dello sceneggiatore e del regista per trasmettere la paura; Un classico: La casa da lle finestre che ridono; Il signor diavolo, un gusto immutato per l’horror). Opinionisti speciali della sessione saranno – oltre al Prof Luigi Weber, Maria Silvia Avanzato, Fabio Mundadori, Diego Collaveri e Giovanni Modica – i critici cinematografici Giuseppe Cozzolino e Luca Servini.

L’evento sarà condotto da Giusy Giulianini, blogger e organizzatrice di eventi culturali incentrati sulla narrativa crime.

ANDREA MALOSSINI presenta "LE TORRI DI BOLOGNA" e "LE CHIAVI DEL TEMPO"

Sabato 2 dicembre alle 17,00

ANDREA MALOSSINI
presenta
"LE TORRI DI BOLOGNA" e "LE CHIAVI DEL TEMPO"

(edizioni I libri di Emil)

intervengono
ROBERTO COLOMBARI, scrittore
MATTEO GIOVANARDI, proprietario della Torre Prendiparte


Sabato ospiteremo Andrea Malossini, che ci presenta ben due libri di ambientazione bolognese, un saggio e un romanzo.

"Le torri di Bologna" ci racconta le torri cittadine, esistenti o scomparse, in una guida ricca di aneddoti e curiosità.
Il sottotitolo è suggestivo: Guida alle torri medievali bolognesi da visitare o immaginare.
Maestose e secolari, nascoste in altri edifici o perdute per sempre, le torri di Bologna sprigionano ancora tutto il loro fascino, mute testimoni delle lotte che infiammarono il Basso Medioevo italiano. Erette tra l’XI e il XIII secolo, ognuna di esse è legata indissolubilmente alla storia di Bologna, fatta di intrighi e di lotte di potere tra fazioni guelfe e
ghibelline, e a quella dei suoi committenti, con un insospettabile fardello di leggende sanguinose e
amori tragici. Un patrimonio architettonico che ha reso Bologna una città unica al mondo e che
merita di essere riscoperto e preservato.
La guida è corredata da un ricco apparato di immagini a colori e di informazioni pratiche sulle torri aperte al pubblico.
La gu ida propone le schede delle 22 torri medievali di Bologna ancora visibili, delle due torri-
campanili e dei quattro torresotti superstiti (28 schede in totale). Sono inoltre descritte brevemente
altre 66 tra torri scomparse, per le quali si hanno fonti attestate sulla loro esistenza o ne sono visibili
i resti.

"Le chiavi del tempo" è invece un curioso romanzo ambientato nella Bologna a cavallo fra Duecento e Novecento sotto le torri di Bologna.

Arturo Brunelli, ventenne nato nel 1217, si ritrova nella Bologna del 1977 - durante la rivolta
studentesca - dopo un viaggio temporale di 740 anni. Una trentina d’anni dopo la moglie Christine
e il figlio Jacopo viaggeranno nel tempo nel senso opposto, giungendo nel 1271, in una Bologna in
piena guerra civile, tormentata dagli scontri tra guelfi e ghibellini.
Il varco per questi salti temporali sono le porte delle torri di Bologna, illuminate dalla magica lapis specularis e dal misterioso benvenuto: Ostium non Hostium.
La storia si svolge sullo sfondo degli eventi che trasformarono Bologna tra il 1271 e il 1273: la guerra tra Bologna e Venezia e poi contro Forlì; le imprese alchemiche di San Tommaso d’Aquino; la morte di re Enzo; la poesia del Guinizzelli; la caccia dell’Inquisizione agli eretici; le imprese dei personaggi danteschi Piero di Pier da Medicina, Taddeo Alderotti, e dei frati gaudenti Catalano di Guido di Donna Ostia, Loderingo degli Andalò, nonché del malvagio Bombologno Mussolini.
Arturo tornerà nel 1273 per ritrovare il suo passato e per rivivere il futuro che aveva già vissuto: una
lotta contro il tempo per mettersi in salvo con la sua famiglia e ritornare nella Bologna del XX secolo.

Andrea Malossini è giornalista, scrittore e autore tv; esperto di tradizioni popolari e appassionato di storia medievale, ha pubblicato una ventina di libri per gli editori Garzanti, A.V allardi, e Area51 Publishing, sui temi della stregoneria, della superstizione e dei santi, nonché dizionari tematici.

ROBERTO MARCHESINI presenta "TECNOSFERA. PROIEZIONI PER UN FUTURO POSTUMANO"

Mercoledì 29 novembre alle 18,00
ROBERTO MARCHESINI
presenta
"TECNOSFERA. PROIEZIONI PER UN FUTURO POSTUMANO"
(Castelvecchi editore)

interviene GABRIELE SCARDOVI

Mercoledì abbiamo il piacere di incontrare nuovamente Roberto Marchesini, che ci presenta il suo saggio più recente.
La tecnosfera è un'entità sfuggente, magmatica, imprevedibile.
Se fosse vero che l'essere umano ha il controllo sull'evoluzione della tecnica, la fantascienza dovrebbe essere una finestra sul futuro e l'innovazione portare a compimento il suo dettato visionario o, al limite, essere temporaneamente fermata dal gap realizzativo. Ma non è così.
Dopo il saggio post-human (2002), l'etologo e filosofo Roberto Marchesini torna ad affrontare il nostro rapporto con la tecnologia.

Ne parlerà con GABRIELE SCARDOVI, Life Member del Clare Hall College della University of Cambridge (UK).

Roberto Marchesini è nato a Bologna nel 1959. Fin da piccolo è affascinato dalla natura e dagli animali; collaborando con l’etologo Giorgio Celli, studia le interazioni sociali degli imenotteri con l’ausilio della macrofotografia. Osservando la natura, Marchesini propone nuovi modelli interpretativi del comportamento animale. Alla fine degli anni Ottanta si iscrive alla facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bologna, con l’intento di studiare il rapporto tra la natura e l’uomo da un punto di vista filosofico. In seguito sviluppa percorsi didattici dedicati ai bambini. A metà degli anni Novanta fonda, assieme alla sua collaboratrice Sabrina Golfetto, la casa editrice Apeiron, con l’obiettivo di divulgare nuove teorie sul mondo animale che superino i concetti dell’antropocentrismo. Nello stesso periodo diventa vegetariano. Nel 1997 fonda a Bologna, sempre con Sabrina Golfetto, la Scuola di Interazione Uomo-Animale. Autore di oltre 40 volumi e di oltre un centinaio di saggi, Roberto Marchesini si è anche dedicato alla narrativa e all’arte.

"L'ORIGINALE DI GIORGIA E ALTRI RACCONTI" di PAOLO ZANOTTI

Martedì 28 novembre alle 19,00

"L'ORIGINALE DI GIORGIA E ALTRI RACCONTI"
di PAOLO ZANOTTI

(edizioni Pendragon - collana I Chiodi)

intervengono
NICOLA BARILLI, MATTEO MARCHESINI, ALBERTO SEBASTIANI
Una settimana ricca di incontri interessanti e, nel caso del primo incontro di martedì, anche carichi di emozione.
Paolo Zanotti, scomparso prematuramente nel 2012, è stato subito riconosciuto come uno degli scrittori più significativi e promettenti della nuova narrativa italiana. I suoi romanzi, Bambini bonsai e Il testamento Disney, avevano suscitato un consenso unanime per la straordinaria invenzione fantastica unita a un realismo minuzioso, e per la sapienza con cui accostavano apocalisse e leggerezza. Ma nella forma breve va visto un lascito non meno importante. Ognuno dei racconti contenuti nella raccolta che presentiamo martedì costituisce infatti per stile e originalità di sguardo un mondo a parte: si va dalla fulminante fantaecologia di Bambini bonsai (racconto generatore dell’omonimo romanzo, pioniere della climate fiction italiana), alla straziante elegia di La cella geo grafica, fino a quell’imprendibile, aerea descrizione della «natura dell’amore collettivo» che è L’originale di Giorgia. E al centro restano i temi dominanti dell’opera di Zanotti: i sortilegi dell’infanzia, le amicizie di gruppo, gli amori e le illusioni della giovinezza.

Paolo Zanotti (1971-2012) è stato scrittore, saggista, ricercatore, editor, docente universitario, insegnante di scrittura creativa. Come narratore, ha esordito pubblicando diversi racconti sulle riviste «Il Caffè illustrato», «Nuova Prosa» e nell’antologia Best off (minimum fax 2005). Il suo primo romanzo, Bambini bonsai (Ponte alle Grazie), è del 2010, mentre nel 2013 è uscito, sempre per lo stesso editore, Il testamento Disney.

ADELE DESIDERI presenta "La figlia della memoria"

Sabato 25 alle 18,00

ADELE DESIDERI
presenta
"La figlia della memoria"
(Moretti&Vitali)

interviene Cinzia Demi.

Sono in corso le celebrazioni in occasione del centenario della Rivoluzione d'Ottobre, e leggere Vladimir Majakovskij è il nostro modo per partecipare.

Majakovskij: una fucina di immagini potenti. Di versi impetuosi, colorati, sensuali.
Un poeta rivoluzionario che scrive e declama teatralmente la rivoluzione della sua poesia.
Un gigante della letteratura che deliberatamente trasforma, moltiplica, iperbolizza la sua autobiografia, anche a partire dalla grande belle zza del suo corpo, della sua figura.
Vladimir Vladimirovic Majakovskij è capace di trasmutarsi in tutto ciò che lo circonda: si incarna continuamente in città, piazze, strade, caffè… in cielo, sole, mare, alberi, vento, fulmini, stelle, tuoni… Al centro del suo provocatorio discorso due parole – Amore e Rivoluzione.
Majakovskij non è soltanto passionale, è la Passione stessa fattasi poesia.

Sabato l'ultimo incontro del ciclo curato da Cinzia Demi, "Memoria e ricordo": tre incontri di narrativa sulla memoria quale fonte inesauribile di ricordo, e sostegno inconscio e ineludibile al passare del tempo, al nostro sopravviere alle gioie e ai dolori.

Incontreremo Adele Desideri, che ci presenterà il suo "La figlia della memoria".
E' la storia di Andreina, che si sente amata ma non compresa dal padre, il quale pare preferire la sorella Tude, un po’ tarchiata e anche cattiv a. Andreina si sente, inoltre, trascurata dalla madre, che - tormentata dalla depressione e da un nevrotico narcisismo - spesso non è in grado di occuparsi delle figlie con la dovuta tenerezza: le allontana, insofferente alla loro presenza.
Sin dalla nascita, Andreina “sente” di non essere desiderata. Ancora in fasce, viene ricoverata sotto la tenda a ossigeno per riprendersi da una polmonite: questa esperienza diventa, per la protagonista, il paradigma dell’abbandono della madre e, poi, di molti di coloro ai quali con il passare degli anni si attacca e dai quali chiede amore, quasi sempre non corrisposto, almeno non come lei si aspetterebbe. La nota critica di Franco Loi e la prefazione di Davide Rondoni attribuiscono a questa storia una legittimità letteraria di riuscito valore. Loi accenna a una capacità di “distacco” progressivo dagli eventi negativi che accompagnano la crescita. Rondoni parla di “racconto di una carnal ità irraggiungibile per tutta la vita".
Ne parleremo sabato, con Cinzia Demi.

BilBOlbul, il festival internazionale del fumetto

Anche quest'anno la nostra libreria collabora con
BilBOlbul, il festival internazionale del fumetto

che anima bologna nel prossimo fine settimana. Ecco gli incontri previsti nella nostra libreria:

Giovedì 23 novembre alle 18,00

inaugurazione della mostra:
OTTO GABOS: RIVOLUZIONI
Mostra presente in libreria dal 23 novembre al 7 dicembre, negli orari di apertura della libreria.
intervengono OTTO GABOS, JANNA CARIOLI, BENIAMINO SIDOTI
L'incontro si svolgerà nell'ambito di Saratoff/Notte Bianca del fumetto, primo evento di BilBOlbul 2017

Sabato 25 novembre alle 15,30

"RIDISEGNARE TOPFFER"

incontro con NICOLA ROBEL e FRANCESCO CATTANI

L’undicesima edizione di BilBOlbul apre con una preview la sera di giovedì 23 novembre a partire dalle 18, quando inaugureranno le principali mostre off dell’edizione 2017: una vera e propria Notte B ianca del Fumetto per celebrare le tante iniziative cittadine che in BilBOlbul trovano la più importante vetrina di scoperta e promozione
Nella nostra libreria sarà visitabile "Rivoluzioni", un’esposizione di una selezione di stampe ad alta qualità estrapolate dalle illustrazioni dei romanzi della collana omonima edita da Libri Volanti per Istos. L’idea di raccontare le rivoluzioni, da quelle storiche a quelle sociali nasce da Teresa Porcella e si rivolge a un pubblico di ragazzi ma non solo. Il format prevede un rapporto paritario tra parole e immagini unite in un unica flusso narrativo.
Otto Gabos è l’illustratore di collana e si affianca ai testi di Marcello Fois e Alberto Masala per La formula esatta della rivoluzione, ambientata durante la presa della Bastiglia, A Beniamino Sidoti per Odeon Campero, durante la rivoluzione messicana e Janna Carioli per La stella rossa di Ivan, a Mosca nei giorni del funerale di Leni n.
La sfida grafica è di reinventare il segno a ogni romanzo mantenendo comunque intatto lo stile. L’uso di materiali apparentemente semplici come la grafite, il pastello, lo sfumino diventa un’occasione di sperimentazione che si arricchisce con l’uso di una bicromia digitale straordinariamente versatile anche dal punto di vista emotivo ed espressivo.
Alla mostra si affianca giovedì una serata di incontro con gli autori che racconteranno e leggeranno brani scelti dai romanzi: saranno dunque presenti BENIAMINO SIDOTI e JANNA CARIOLI.
Otto Gabos, che ha il compito di realizzare la narrazione grafica di tutti i volumi, ci racconterà il processo creativo e le tecniche di realizzazione.
Per le stampe tipografiche presentate in mostra è stata utilizzata la stessa carta degli interni per mantenere intatto il delicato equilibrio tra il disegno a grafite e la colorazione in bicromia.
Ricordiamo per i lettori interessati alcuni dati tecnici:
La collana Rivoluzioni edita da Libri Volanti per Istos Edizioni è ideata e diretta da Teresa Porcella. Il progetto grafico e l'impaginazione sono di
Ignazio Fulghesu.
Questi i tre titoli disponibili:
Marcello Fois, Alberto Masala, Otto Gabos, "La formula esatta della rivoluzione", 2016
Beniamino Sidoti, Otto Gabos, "Odeon Campero", 2017
Janna Carioli, Otto gabos, "La Stella Rossa di Ivan", 2017


Sabato alle 15,30

un incontro in omaggio a Rodolphe Töpffer,
autore svizzero vissuto nella prima metà dell’Ottocento, amico di Goethe, che è oggi riconosciuto universalmente come inventore del fumetto.
Un ruolo di precursore e padre che gli è stato riconosciuto anche da molti autori, a partire dagli anni Novanta, da Art Spiegelman a David B, da Chris Ware ad Anke Feuchtenberger.
A Topffer è dedicato un convegno, mentre una mostra della sua opera sarà visitabile in Aula Magna.
Radicato nella cultura europea della prima metà dell’Ottocento, lo scrittore e artista ginevrino si trova in effetti a essere il punto di convergenza tra le forze che, alla fine del secolo, porteranno all’esplosione del fumetto: lo sviluppo delle tecniche di stampa che procede parallelamente all’estensione del pubblico, l’evoluzione della caricatura e la crescente diffusione delle stampe popolari, la mutazione delle forme narrative. Ma non è solo la critica (Thierry Groensteen in testa) che ha riconosciuto questo ruolo di precursore di Töpffer, anche molti autori, a partire dagli anni Novanta, ne hanno riconosciuto la paternità.
Al lavoro dell’artista svizzero è dedicato l'omaggio di Nicola Robel e Francesco Cattani, una reinterpretazione in chiave contemporanea del lavoro del maestro che sarà visibile presso la hall dell'hotel Al cappello Rosso (via deFusari, 9) durante il festival. Inoltre sono stati chiamati a confrontarsi operativamente con le storie di Töpffer e ispirandosi alle tavole del fumettista ginevrino hanno creato due storie di quattro tavoli che saranno presentate durante questo incontro e pubblicate in BBB17 In corso d’opera.
Gli autori illustrano il senso del loro lavoro sabato pomeriggio in libreria.
A Topffer è dedicato anche un convegno che si terrà presso l'Accademia di Belle Arti venerdì 24 novembre.

Tutte le informazioni sul Festival su www.bilbolbul.net/2017

ROBERTO BARBOLINI presenta "VAMPIRI CONOSCIUTI DI PERSONA"

Martedì 21 novembre alle 18,30

ROBERTO BARBOLINI

presenta
"VAMPIRI CONOSCIUTI DI PERSONA"
(Edizioni La Nave di Teseo)

intervengono
ALBERTO BERTONI e GINO RUOZZI

"Un Fellini della scrittura"
(Cesare Garboli)

I vampiri di Roberto Barbolini sono i protagonisti dei suoi incontri più formidabili: aneddoti e avventure che si srotolano dall’appennino modenese al confine ungherese, dalla seconda guerra mondiale alla Transilvania, fin quasi a sfiorare la soglia dell’Aldilà.
Una caccia al tesoro improbabile attorno a un misterioso Stradivari; un simpatizzante nazista circonciso; il grande calciatore Puskas esule dalla sua Ungheria su una spiaggia di Bordighera; un viaggio di lavoro in Transilvania che si trasforma in una vera e propria caccia al vampiro. Per tacere della sfida alle sempre incombenti insidie del Dottor Morte.
Brioso e ma linconico, divertente e terribile, Vampiri conosciuti di persona è un romanzo per frammenti, stupori e visioni, immersi nel fiume ironico e surreale della scrittura di Barbolini.

Roberto Barbolini è nato a Formigine (Modena) nel 1951. Ha esordito a “Il Giornale” di Indro Montanelli lavorando con Giovanni Arpino; è stato redattore culturale e critico teatrale di “Panorama” e attualmente collabora con “QN – Quotidiano nazionale”. Si è occupato di poesia erotica, di fantastico e di gialli. Ha pubblicato numerosi romanzi, saggi e raccolte di racconti, tra cui La strada fantasma (1991), vincitore del premio Dessì, Stephen King contro il Gruppo 63 (1998), Il punteggio di Vienna (1995), Piccola città bastardo posto (1998), Ricette di famiglia (2011), Provaci ancora Radetzky (2012), L’uovo di Colombo (2014), Nero Wolfe in via Pastrengo e altri incontri ravvicinati (2017).

FRANCESCA CAPOSSELE presenta "1972"

Sabato 18 novembre alle 16,30

FRANCESCA CAPOSSELE

presenta
"1972"
(Edizioni Playground)

intervengono
LORENZO BARALDI e SILVIA CAVICCHI

Sabato ospiteremo Francesca Capossele, per la prima presentazione a Bologna di un romanzo che con questa città ha molto a che fare.

Francesca Capossele sceglie la lente della provincia per raccontare gli anni settanta, attraverso la ricerca dell'amore di un gruppo di giovanissimi e rapporti di famiglia troppo stretti per definizione.
È in questi anni di fermento culturale, sociale e politico che è ambientato 1972, suo romanzo d’esordio. La scrittrice, vive e lavora a Ferrara e anche se questo libro è stato scritto «a mano» 25 anni fa, ha visto la luce solo ora; quasi a mezzo secolo di distanza da quegli anni Settanta che stravolsero (e cambiarono per sempre) i tempi e l'Italia.
1972 è una storia familiare d'amore, amicizia e giovinezza perduta che unisce i destini di due fratelli della provincia italiana a una figlia della ricca borghesia bolognese, sullo sfondo di un decennio, quello degl i anni Settanta, colmo di fermenti culturali e dolorose trasformazioni.

Febbraio 1972, il padre di Cristina annuncia a lei e a tutta la famiglia, che si sarebbero trasferiti da Ferrara a Bologna. Una nuova casa, in una nuova città con nuove compagnie. In quel momento tutto cambia. I rapporti familiari già in bilico vengono messi a dura prova da un trasloco forzato che nessuno vuole davvero, forse nemmeno il padre. Quaranta chilometri che a inizio anni Settanta sembravano migliaia. Bologna era un’altra cosa. Ferrara tra le sue mura e la sua nebbia viveva di “vita propria”. Il capoluogo emiliano invece, con le sue regole, l’università, il fermento e quella condizione cittadina che metteva a disagio i “provinciali”, era più “al centro del mondo”.

SANDRA TASSI presenta "COME LEGGERE UN ROMANZO

Venerdì 17 novembre alle 18,00

SANDRA TASSI

presenta
"COME LEGGERE UN ROMANZO
Diventare lettori consapevoli"

(Giubilei Regnani edizioni)

interviene
EMILIO ALESSANDRO MANZOTTI

Venerdì, dalla pratica alla teoria: Sandra Tassi ci fornisce gli strumenti per leggere un romanzo.
Giungere al centro del romanzo è l’obiettivo ultimo, e forse irraggiungibile, del Lettore Consapevole. Ci si arriva per gradi, con una penetrazione lenta e progressiva, che conduce sempre più vicino al senso profondo della scrittura narrativa. A partire dalla periferia di una lettura em ozionale o di superficie, propria del cosiddetto Lettore Empirico, fino alle competenze più raffinate del Lettore Modello, l’autrice conduce alla conquista graduale delle strategie di lettura del romanzo contemporaneo, educando alla ricerca di un incontro personale e meditato con il romanzo di oggi. E al termine del saggio, se vuole, il Lettore potrà cimentarsi nel duplice gioco della LETTURA – SCRITTURA, per divertirsi con parole e frasi, come i grandi autori della letteratura del Novecento contemporaneo.

Sandra Tassi è laureata in Pedagogia, vive e lavora a Modena. In seguito alla nomina ministeriale per la conduzione di un CREMS (Centro Risorse Educative Multimediali Scolastiche) per la formazione dei docenti, è andata specializzandosi nel campo della lettura, tanto da divenire un punto di riferimento importante su tutto il territorio nazionale per l’aggiornamento dei docenti, l’educazione dei giovani, la formazione perm anente degli adulti.

PIERGIORGIO DI CARA presenta "ELVIS E IL COLONNELLO"

Mercoledì 15 novembre alle 18,00

PIERGIORGIO DI CARA
presenta
"ELVIS E IL COLONNELLO"
(edizioni Il Palindromo)

interviene MATTEO BORTOLOTTI

Mercoledì Matteo Bortolotti ci introduce nel mondo di "Elvis e il Colonnello” nuovo romanzo di Piergiorgio Di Cara, un poliziotto-scrittore nato a Palermo dove vive e lavora, un "giallista" che ha anche scritto sceneggiature tv e di recente ha realizzato i testi per la App di informazione antimafia NoMa, lanciata c on Pif.

Il suo nuovo libro, pubblicato a giugno, si basa su alcuni “topoi” letterari della letteratura statunitense e non solo, il viaggio on the road, il sonno rivelatore, il viaggio nel tempo e la possibilità o meno di influenzare il corso della storia. I due giovani siciliani protagonisti del romanzo sono Fabio, pizzaiolo appassionato di Elvis e Valerio, guardia giurata e appassionato lettore della beat generation. Durante un viaggio in auto negli Stati Uniti, da Dallas a Graceland, i due amici palermitani vengono sorpresi da un temporale e sono costretti a sostare in una misteriosa stazione di servizio. Si risvegliano nel pieno degli anni Cinquanta, nel quartiere nero di Memphis in Tennessee. Qui i due amici cercheranno in tutti i modi di incrociare i loro idoli e, se è possibile, interferire con le loro esistenze per modificare il futuro e per salvare, ad esempio, Elvis dalle grinfie del colonnello…

Di Cara è tra i più afferm ati autori di narrativa poliziesca e di soggetti e sceneggiature per la televisione del panorama italiano.
I suoi romanzi sono: Isola nera (Edizioni e/o, 2002), L’anima in spalla (Edizioni e/o 2004), Hollywood Palermo (Colorado Noir 2005), Vetro freddo (Edizioni e/o 2006), Il ragazzo dai capelli rossi (Perdisapop 2007), La stanza dei sospetti (NewtonCompton 2016). Ha scritto i testi delle storie antimafia di NOma, applicazione ideata da Pif e Tiziano Di Cara. Con il Palindromo ha pubblicato la nuova edizione della raccolta Cammina, stronzo. Sbirri a Palermo

PIERGIORGIO PULIXI presenta "LA SCELTA DEL BUIO"

Martedì 14 novembre alle 18,00

PIERGIORGIO PULIXI
presenta
"LA SCELTA DEL BUIO"
(Edizioni e/o)

interviene
CLAUDIO GUERRA (Libroguerriero)

Martedì ci torna a trovare un amico della libreria, PIERGIORGIO PULIXI, che avevamo già ospitato per presentare suoi precedenti romanzi.
Martedì ci presenta "La scelta del buio", il secondo romanzo con protagonista Vito Strega, il secondo “canto del male”. Una serie, questa, che si prevede in tredici episodi e che ha come ambizioso obiettivo quello di vivisezionare il lato oscuro dell’essere umano. Quasi una commedia contemporanea, in cui Vito Strega fa la parte di Virgilio e Pulixi quella di Dante. Un viaggio che si districa nel solo inferno e in cui la guida del poeta è un commissario psicologo, dai tratti quasi filosofici, che si immedesima nella vittima e dal punto di vista della vittima guarda l’omicidio. Un metodo pericoloso che obbliga Strega a navigare nel buio della mente umana, a capire la relazione vittima/assassino, a inseguire un ideale di giustizia e verità che va ben oltre le responsabilità penali. In questo viaggio tutto il nostro vivere vi ene sezionato dalla penna di Pulixi costringendo noi lettori a dar di naso con le nostre stesse incongruenze, con il nostro lato oscuro, perché ognuno di noi ha, dentro di sé, ombre dentro le quali non vuole addentrarsi e che soffoca.

"La scelta del buio di Piergiorgio Pulixi esce dai canoni del noir contemporaneo. Ne esce perché l’atmosfera che pervade il romanzo è quella di un Blade Runner o un Gattaca: una città asettica, senza riferimenti (neanche il nome di una via, un piatto tipico o riferimenti al tempo atmosferico) e con i personaggi che parlano un italiano corrente, non infarcito di localismi che li caratterizzino. Una nicchia spazio temporale che potrebbe essere la questura sotto casa di qualsiasi lettore. Un interspazio narrativo in cui chiunque può identificarsi. La bolla creata da Pulixi ha un effetto devastante sul lettore che non ha appigli, né distrazioni dal male, dal buio, dall’ombra e dell&r squo;oscurità. Non vi sono strade, angoli, scorci che possano dare un momento di sollievo, un sospiro caldo in un freddo polare di sensazioni e umori. Non vi è una ricetta, una battuta, un momento di leggerezza che regali un boccata d'aria fresca. È solo buio. È solo male, dolore, morte."
(Alessio Piras, Critica Letteraria)

Martedì l'incontro con Piergiorgio Pulixi vede anche l'esordio come presentatore di Claudio Guerra, amico della nostra libreria che abbiamo visto passare da accanito lettore, a scrittore, a recensore ed ora in dialogo con gli scrittori.
Solitamente è anche il fotografo ufficiale di molti dei nostri incontri: questa volta le foto non saranno all'altezza, scusaci, Claudio.

Piergiorgio Pulixi è nato a Cagliari nel 1982. Fa parte del collettivo di scrittura Sabot creato da Massimo Carlotto, di cui è allievo. Insieme allo stesso Carlotto e ai Sabot ha pubblicato Perdas de fogu (Edizioni E/O 2008), e singolarmente il romanzo sulla schiavitù sessuale Un amore sporco, inserito nel trittico noir Donne a perdere (Edizioni E/O 2010). È autore della saga poliziesca di Biagio Mazzeo iniziata col noir Una brutta storia (Edizioni E/O 2012), proseguita con La notte delle pantere (Edizioni E/O 2014), Per sempre (Edizioni E/O 2015) e Prima di dirti addio (Edizioni E/O 2016). Nel 2014 per Rizzoli ha pubblicato anche il romanzo Padre Nostro e il thriller psicologico L’appuntamento (Edizioni E/O). Nel 2015 ha dato alle stampe Il Canto degli innocenti (Edizioni E/O) primo libro della serie thriller I canti del male.

"IL CAFFE' DELLE NONNE" (Senza escludere i nonni)

Non solo presentazioni, in libreria, ma anche attività e collaborazioni.

Da domani, mercoledì 8 novembre, parte
"IL CAFFE' DELLE NONNE"
(Senza escludere i nonni)

un gruppo di conversazione e scambio sulla propria esperienza come nonni di bambini tra i 2 e i 6 anni, per condividere le proprie impressioni sull'esperienza svolta in ambito familiare.
Il gruppo sarà coordinato da counsellor ed esperte in psicologia e pedagogia.

Il percorsi si articola in 4 incontri il mercoledì mattina alle 10,00, ed ha un costo totale di 8 euro.
E' organizzato dall'associazione Per-corsi.

Ecco come si articolano i gli incontri:

- mercoledì 8 novembre
DIVENTARE NONNI: UN RUOLO DA INVENTARE
I cambiamenti di ruolo nei passaggi di vita.

- mercoledì 15 novembre
MUOVERSI IN PUNTA DI PIEDI:
I CONFINI DEL RUOLO DI NONNI.

Quale coinvolgimento nelle diverse dinamiche familiari.

- mercoledì 22 novembre
LE DOMANDE DEI BAMBINI
Quando i bambini fanno domande che non ci aspettiamo.

- mercoledì 29 novembre
QUANDO IN FAMIGLIA C'E' UNA DIFFICOLTA'
Il ruolo dei nonni a supporto della famiglia.

In libreria sarà presente una proposta di letture selezionata dalle curatrici del percorso.
Le coordinatrici:
- ANNA MARIA RODA: pedagogista e counsellor, con esperienza nell'ambito dell'infanzia, dei servizi educativi e scolastici e della genitorialità.
- VIVIANA RICCHI: psicologa e psicoterapeuta
- GIGLIOLA CORSINI: Counsellor, membro del Coordinamento Regionale CNCP Emilia Romagna/Abruzzo.





Inoltre vi invitiamo a partecipare a questa interessante iniziativa a cui collaboriamo:
Giovedì 9 novembre presso il dipartimento di Filologia Classica e Italianistica - Aula II, in via Zamboni 32, DALLE 15,00 ALLE 18,30
RACCONTI DELL ’ALTROVE
Come viene raccontata e condivisa oggi la morte?
A questa domanda rispondono 7 autori italiani contemporanei.

Organizzato da SO.CREM Bologna in collaborazione con il Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica dell’Università di Bologna, Morellini Editore, Federazione Italiana per la Cremazione e Libreria Ubik Irnerio, questo incontro ci permetterà di parlare della morte attraverso il filtro della letteratura, concepita nel suo significato più esteso e variegato.

Sono stati coinvolti autori contemporanei che, nella loro produzione, si sono confrontati – con risultati di volta in volta diversi – con questo tema, così da mettere a confronto le differenti modalità con cui oggi può essere raccontata e condivisa: la narrativa, la poesia, la sceneggiatura, il fumetto, il giornalismo.

Intervengono:
ALBERTO BERTONI, ALBERTO CORRADI, ANDREA DI FABIO, GIAMPIERO RIGOSI, GIANLUCA MO ROZZI, MICHAELA K. BELLISARIO, VALTER VECELLIO.

In libreria sarà presente la proposta della bibliografia degli autori, con uno sconto per i partecipanti del 10%.

Ismete Selmanaj Leba presenta: "I bambini non hanno mai colpe" e "Verginita' rapite"

Lunedì 13 Novembre Ore 17,30
Ismete Selmanaj Leba
presenta:
"I bambini non hanno mai colpe" e "Verginita' rapite"
Bonfirraro Editore

Intervengono:
NDUE LAZRI: Presidente FNAI, Giornalista e Documentarista
PIRRO QENDRO: Presidente Associazione "La Svolta"
MARIA GRAZIA GOLFIERI: Fashion Blogger


Ismete Selmanaj Leba
è nata a Durazzo, in Albania. Nel 1991 si laurea all'Università di Tirana
presso la Facoltà di Ingegneria Edile, ma la passione per la letteratura,
che l’ha accompagnata sin da quando era bambina e che le ha fatto vincere
medaglie e numerosi premi, non l’ha mai abbandonata. Vive sulla sua pelle
la crisi politica albanese: nel 1992, infatti, decide di trasferirsi in
Italia, risiedendo da allora in provincia di Messina. Con Bonfirraro ha
pubblicato il libro di successo "Verginità Rapite" che
segna il suo esordio in lingua italiana, adottato dalla cattedra di
“Cultura e Letteratura Albanese” presso l’Università di Palermo.
"I bambini non hanno mai colpe" è il suo secondo romanzo.

"I bambini non hanno mai colpe"
Due bambini, Gjegj e il fratello Sokol, sono gli unici testimoni della
morte del padre. Loro malgrado, entrano nelle terribili trame del debito di
sangue, accusati dal loro nonno che grida alla vendetta, secondo l’antica
regola del Kanun, codice di comportamento albanese di tradizione medievale.
L’unica strada per la salvezza, sarebbe stata quella di restare reclusi in
casa, dove si prospettava un’unica possibilità, ovvero morire giorno dopo
giorno. L’aiuto di uno zio e la forza morale della madre è provvidenziale
e, con molta determinazione, decidono di allontanarsi dal paese e
trasferirsi in una piccola città.

"Verginità rapite"
1979, Albania. Il potere del dittatore comunista Hoxha raggiunge il suo
apice, e la popolazione è ridotta alla fame e alla miseria. Chiunque osasse
opporsi al regime o denunciare gli abusi di potere viene maltrattato e
deportato nelle zone più remote del paese. È per questo che Mira, una
ragazzina di soli 15 anni, preferisce passare sotto silenzio la violenza
subita dal segretario del Partito della scuola.

FESTA DI LIBROGUERRIERO

Sabato 11 novembre dalle 18,00 in poi

FESTA DI LIBROGUERRIERO

Sabato in libreria ci sarà proprio la festa del blog letterario Libroguerriero, in occasione dei nove anni di attività.
Il pomeriggio vedrà partecipare insieme lettori, scrittori, curiosi e operatori del settore.
Si tratta di una festa che è più un omaggio alla nostra passione, i libri.
Marilù Oliva, scrittrice e fondatrice del blog, condurrà l'incontro, accompagnata dalle voci di redattori e di scrittori.
Oltre a parlare di libri, attraverso l'esposizione della filosofia del blog, si toccheranno temi oggetto di dibattito letterario: la validità delle recensioni, le interviste, la difficoltà a trovare un editore, lo (scarso) spazio riservato all'arte femminile, i casi le tterari, il mercato editoriale...

Saranno presenti in libreria:
Marilù Oliva, Romano De Marco, Paola Rambaldi, Claudio Guerra, Caterina Falconi, Elisa Della Scala, Piera Carroli, Massimo Ricciuti, Camilla Ghedini, Paolo Panzacchi, Gianluca Morozzi, Milvia Comastri, Leonarda Morsi, Marino Buzzi, Alessandro Bruni, Sergio Rossi, Valentina Grande, Stefano Bonazzi.

Un'indigestione di scrittori!

I LIBRI di Marilù Oliva
I libri.

Porte idrosolubili,
amici che non dicono mai di no.
Burle al tempo,
l'orologio è una piuma,
cent'anni di solitudine racchiusi lì.
Le pagine, mongolfiere e giostre,
la consistenza di carta
è soltanto un inganno.
Dentro scorre sangue, oro liquido, metadone,
fango e comete blu. Poi la Nera Signora
e il nostro assurdo desiderio possederla.
Le storie. Se se non ti bruciano,
se non ti squarciano una nuova luce,
allora cascano giù, giù nell'oblio.
Se non trovi, lì dentro, qualcosa di te, un antico altrove
o qualcosa che avevi sognato, escluso, rinnegato
o che credevi perduto per sempre.


ANGELA CAPOBIANCHI presenta "LA DISCENDENZA"

Venerdì 10 novembre alle 18,00
ANGELA CAPOBIANCHI
presenta
"LA DISCENDENZA"
(Novecento editore)

interviene GIUSY GIULIANINI

Uscito nella prestigiosa collana Calibro 9, diretta da Paolo Roversi, venerdì presentiamo "La discendenza", ultimo romanzo di Angela Capobianchi, scrittrice che si sta sempre più affacciando alla ribalta del giallo italiano.

Per festeggiare la nomina, il nuovo preside di un liceo classico di una città del centro Italia organizza una cena nella sua villa invitando i colleghi. In lista c’è anche la professoressa Barbara Baldi che non arriverà mai. Il suo corpo sarà infatti ritrovato a bordo della sua auto nel parcheggio del liceo. L’assassino le ha lasciato nelle viscere un biglietto con scritto “Ventrem feri”. “Colpisci al ventre” è l’ultima frase pronunciata da Agrippina, madre dell’imperatore Nerone mentr e veniva uccisa.
"Agrippina è morta e moriranno anche tutti gli altri”: il killer che si firma Nerone è tornato per vendicarsi di tutti i suoi nemici.
Più di cinquecento pagine di affilata scrittura e di mistero per un giallo che lascia il segno.

"Angela Capobianchi raccoglie (forse unica, in Italia) l’eredità dei giallisti classici, da Agatha Christie a Ellery Queen, attualizzandola per tematiche e ritmo, nella realizzazione di una storia ad alta tensione , mai sopra le righe, che può vantare una struttura narrativa solidissima, personaggi meravigliosamente caratterizzati e una scrittura rigorosa ma, allo stesso tempo, piacevole e seducente.
Difficile staccarsi da questo romanzo prima di averlo finito. Leggendo Angela Capobianchi non posso fare a meno di pensare che ormai, almeno in parte, ci si sia abituati a romanzi di genere nei quali la trama sembra quasi divenuta un optional. Questo romanzo è un tu ffo rigenerante in un territorio classico ma, paradossalmente, nuovo. Quello di una gran bella storia, scritta benissimo e con grande onestà nei confronti dei lettori".
(Romano De Marco, nel blog Libroguerriero)

ANDREA SALONIA presenta il romanzo "DOMANI, CHIAMERANNO DOMANI"

Martedì 7 novembre alle 18,00
ANDREA SALONIA
presenta il romanzo
"DOMANI, CHIAMERANNO DOMANI"
(Mondadori editore)

interviene GIOVANNA CENACCHI

Martedì l'esordio letterario di Andrea Salonia.

“Domani, chiameranno domani”, edito da Mondadori, è ambientato in Puglia e narra la storia di un ingegnere metodico e rigoroso esperto dell'acciaio, direttore della fabbrica più grande e importante d'Italia, che viene arrestato con l’accusa di aver riversato materiali dannosi attorno alla fabbrica. L’uomo sconta la sua pena agli arresti domiciliari, in attesa che gli inquirenti lo chiamino per spiegare le sue ragioni. Il romanzo narra di quest'attesa straziante, fatta di rituali semplici, di passi lenti e precisi che a piedi nudi calpestano ogni singolo metro quadrato del suo appartamento. Un'attesa fatta di sapori, odori, colori e suoni del suo Salento, dei suoi ulivi e del colore intenso, quasi nero, del Primitivo.

Così, chiuso nei molti ma claustrofobici centotrentasette metri quadrati della sua casa, stagione dopo stagione, oggetto dell’opinione pubblica, Augusto C. perde i suoi sensi; prima l’olfatto, il gusto, quindi il tatto, poi l’udito e infine la vista. Accanto a lui c’è sempre Graziella, moglie, in primo luogo, ma donna forte, amante della cucina di quella loro terra, dove arriva anche il salmastro del mare. E cucinare insieme li salva; salva Augusto, che imparando a preparare le pietanze racconta la sua vicenda di uomo, dal padre contadino e infermiere, libero nell’animo in sella alla sua Bianchi azzurro del cielo; racconta del periodo di lavoro in Giappone, dei suoi figli Lorenzo e Gaetano, di quanto fossero diversi, della madre e della sua faccia da radice; racconta dell’acciaio e della gente della fa bbrica che per tanti anni era stata la sua vita intera. Ecco – dice un Augusto senza (il) senso – questi sono gli arresti domiciliari, rallegrarsi che il proprio padre sia già morto.

Con una lingua che ammalia, nella quale riecheggiano i ritmi e i suoni di un mondo arcaico e immortale, Andrea Salonia dà voce alle inquietudini di un uomo che nel confronto con il suo passato, con le sue speranze e con l'incorporeità dell'attesa tenta di scendere a patti con un drammatico presente.

È il debutto di Andrea Salonia: classe ’71, nato a Como, medico e professore associato di medicina e chirurgia. Da 24 anni in ospedale, dirige uno dei 4 istituti di ricerca ufficiali del San Raffaele. Specializzazione: urologica-andrologica. «Un lavoro impegnativo, ma la letteratura è una passione che non si riesce a tacitare», spiega. Il suo romanzo sembra alludere ai 18 giorni di prigione del direttore generale dell’Ilva, senza ma i nominare l’azienda. Ma il particolare conta meno dell’universale: è la vicenda di un uomo in sospensione, in attesa che qualcuno lo chiami.