ADELE DESIDERI presenta "La figlia della memoria"

Sabato 25 alle 18,00

ADELE DESIDERI
presenta
"La figlia della memoria"
(Moretti&Vitali)

interviene Cinzia Demi.

Sono in corso le celebrazioni in occasione del centenario della Rivoluzione d'Ottobre, e leggere Vladimir Majakovskij è il nostro modo per partecipare.

Majakovskij: una fucina di immagini potenti. Di versi impetuosi, colorati, sensuali.
Un poeta rivoluzionario che scrive e declama teatralmente la rivoluzione della sua poesia.
Un gigante della letteratura che deliberatamente trasforma, moltiplica, iperbolizza la sua autobiografia, anche a partire dalla grande belle zza del suo corpo, della sua figura.
Vladimir Vladimirovic Majakovskij è capace di trasmutarsi in tutto ciò che lo circonda: si incarna continuamente in città, piazze, strade, caffè… in cielo, sole, mare, alberi, vento, fulmini, stelle, tuoni… Al centro del suo provocatorio discorso due parole – Amore e Rivoluzione.
Majakovskij non è soltanto passionale, è la Passione stessa fattasi poesia.

Sabato l'ultimo incontro del ciclo curato da Cinzia Demi, "Memoria e ricordo": tre incontri di narrativa sulla memoria quale fonte inesauribile di ricordo, e sostegno inconscio e ineludibile al passare del tempo, al nostro sopravviere alle gioie e ai dolori.

Incontreremo Adele Desideri, che ci presenterà il suo "La figlia della memoria".
E' la storia di Andreina, che si sente amata ma non compresa dal padre, il quale pare preferire la sorella Tude, un po’ tarchiata e anche cattiv a. Andreina si sente, inoltre, trascurata dalla madre, che - tormentata dalla depressione e da un nevrotico narcisismo - spesso non è in grado di occuparsi delle figlie con la dovuta tenerezza: le allontana, insofferente alla loro presenza.
Sin dalla nascita, Andreina “sente” di non essere desiderata. Ancora in fasce, viene ricoverata sotto la tenda a ossigeno per riprendersi da una polmonite: questa esperienza diventa, per la protagonista, il paradigma dell’abbandono della madre e, poi, di molti di coloro ai quali con il passare degli anni si attacca e dai quali chiede amore, quasi sempre non corrisposto, almeno non come lei si aspetterebbe. La nota critica di Franco Loi e la prefazione di Davide Rondoni attribuiscono a questa storia una legittimità letteraria di riuscito valore. Loi accenna a una capacità di “distacco” progressivo dagli eventi negativi che accompagnano la crescita. Rondoni parla di “racconto di una carnal ità irraggiungibile per tutta la vita".
Ne parleremo sabato, con Cinzia Demi.

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